“Strada alla vita”: è questa la frase che verrà “scritta” utilizzando le persone in piazza Garibaldi venerdì pomeriggio, in occasione della prima Campagna nazionale per la sicurezza degli utenti deboli della strada, promossa sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che vede protagoniste molte sedi locali Spi-Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati, Comuni e Province, associazioni, Aziende USL, Osservatorio per l'Educazione e la sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna e Centro Antartide. Tra questi, per l'Umbria, ci sarà Spoleto.
Un'iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare alla sicurezza stradale, in particolare a quella degli “utenti deboli”: pedoni, anziani e disabili. Che a Spoleto vede in campo il Comune, la Asl 3 (Dipartimento di Prevenzione e Distretto Sanitario) ed i sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati.
L'iniziativa, presentata oggi nel corso di una conferenza stampa, ha visto presenti il Comandante della Polizia Municipale Emanuela De Vincenzi, Franco Santocchia e Anna Rita Bucchi in rappresentanza del Dipartimento Prevenzione della ASL3, Alessandro Raspa per il sindacato pensionati CGIL, Alberto Cretoni (UIL), Gino Mearelli (CISL), si svolgerà venerdì 6 giugno a Spoleto a partire dalle ore 16,00 in piazza Garibaldi. La manifestazione, oltre alla scritta umana, prevede l'allestimento di uno stand informativo sulle problematiche degli utenti deboli della strada, con consigli per migliorare la sicurezza dei pedoni (anziani e bambini) e dei ciclisti.
In occasione della manifestazione, sarà anche somministrato un breve questionario per una analisi da parte dell'ASL del rischio percepito da pedoni e automobilisti, che potrà costituire un utile punto di partenza per una analisi della sicurezza stradale in ambito urbano a Spoleto. Tra le azioni da adottare, il Rispetto dei limiti di velocità è una delle azioni prioritarie per tutelare la fragilità della vita. Le conoscenze in materia di incidenti stradali ci dicono che un pedone investito a 30 chilometri orari ha solo il 50% di possibilità di sopravvivere. Il 10% di possibilità se investito a 50 km orari. Oltre i 60 chilometri orari non ha speranza. Vale anche per i ciclisti. Il rispetto dei limiti di velocità nei centri abitati consentirebbe di limitare significativamente il numero delle vittime. Sulle strade urbane si verifica il 76% di tutti gli incidenti e si registra il 73% dei feriti e il 44% dei morti totali. Nel 2006 in Italia a causa della strage stradale sono state perdute 6.000 vite. Oltre 300.000 i feriti con 12-18.000 invalidi gravi.