Claudio Bianchini
Tagli alle spese, tagli ai costi della politica, lotta agli sprechi: sono queste le parole d'ordine del momento. Intanto la gente comune non solo rinuncia al superfluo ma – in alcuni casi – non si può permettere nemmeno il necessario. Intanto si scopre che il Comune di Foligno ha speso 432 euro per l'acquisto di una “chiave d'argento” e altrettante per la fornitura di “dieci scatole con giglio” emblema della città. Questo risulta dal rendiconto delle “spese di rappresentanza 2011” che ogni buona amministrazione sostiene per qallacciare e mantenere buoni rapporti istituzionali e diplomatici: omaggi per ospiti illustri, alberghi, biglietti aerei, rinfreschi e cerimonie ufficiali. Soltanto esporre le bandiere a mezz’asta, costa 198,94 euro, mentre 2.200 euro sono servite per la fornitura di corone dall’alloro. Oltre alla “chiave d'argento” sono stati fatti realizzare anche cinque “baiocchi d’argento” da offrire in varie occasioni – come si legge nel documento – il tutto per 242 euro, e per contenerli si sono rese necessarie cinque scatole di velluto dal costo totale di 60 euro. Il Comune di Foligno ci tiene a far bella figura con ospiti di rilievo, e per non farsi trovare impreparato in occasioni particolari, lo scorso anno ha speso – come detto – altre 423,50 euro per l’acquisto di 10 “scatole con giglio” e 192 euro per 16 astucci da utilizzare come “confezione doni”. Ma l’investimento più consistente – ovvero 4.385 euro – sono stati i 125 “gonfaloncini comunali da scrivania”: omaggio simbolico ma pur sempre prestigioso quanto originale. Non mancano spese per “fornitura di dolci offerti in varie occasioni”: il conto saldato è di 92,27 euro. Ci sono poi dei costi straordinari, come quelli sostenuti in occasione della riapertura e dell’inaugurazione del Palazzo Comunale lo scorso 16 settembre del 2011: per ospitare ed accogliere le personalità intervenute sono stati messi a disposizione 2.029,97 euro. In un capitolo figurano 264 euro in biglietti aerei per la delegazione folignate partita alla volta della città gemellata del La Louviere in Belgio. Per accogliere invece la delegazione montenegrina giunta in città, è stata disposta l’apertura straordinaria del Museo di Plestia per 180 euro. Una fetta particolarmente consistente delle spese di rappresentanza è stata riservata alle comunicazioni: 1.261,75 euro per “effettuazione riprese e montaggio video”, 960 euro per stampa fotografie e dépliants pieghevoli altre 1.656 per la fornitura di manifesti. In fin dei conti – nel vero senso della parola – tra omaggi, celebrazioni, rinfreschi, visite e accoglienza, lo scorso anno il Comune di Foligno ha speso quasi 16mila euro, per l’esattezza 15.967,86 euro.
