Dove non è riuscita la Turchia – nessun passo in avanti è arrivato dal faccia a faccia tra i ministri Kuleba e Lavrov arrivato con il tavolo di mediazione favorito appunto dalla Turchia; un incontro in cui la Russia ha persino smentito di essere in guerra con l’Ucraina – potrebbe riuscire Assisi?
La pensa così Stefano Pastorelli, capogruppo della Lega Umbria, secondo cui Ucraina e Russia dovrebbero incontrarsi ad Assisi “sedere al tavolo della mediazione. Da Assisi parta un segnale di pace universale, contro la guerra, sulla scia del messaggio di San Francesco e sull’esempio di papa Giovanni Paolo II che proprio ad Assisi convocò la prima Giornata mondiale di preghiera per la pace”.
Nello specifico Pastorelli propone di “istituire un patto per la pace ad Assisi, coinvolgendo tutte le componenti laiche e religiose, invitando a sedersi intorno a un tavolo i rappresentanti di Russia e Ucraina, affinché fermino la guerra”. Il consigliere regionale ricorda le terribili immagini dovute alla guerra: “Dobbiamo fare ciò che è in nostro potere, cercando la mediazione e organizzando iniziative di sostegno e di accoglienza nei confronti della popolazione ucraina”, sostiene
“In questo momento tutto il mondo deve mettere da parte le divisioni e convergere unito verso un messaggio di pace. E questo messaggio non può che partire da Assisi che, sulla base di ciò rappresenta, per storia, cultura e religione, oggi come allora – aggiunge Pastorelli – quando l’armonia tra i popoli viene messa in discussione dai missili e dalle bombe che uccidono innocenti e distruggono ospedali, è chiamata a un ruolo fondamentale. Quello di ascoltare il grido di aiuto di un popolo dilaniato dalla guerra e di prendersi la responsabilità di dire ‘basta’ – conclude l’intervento sul tavolo di mediazione – lanciando un messaggio universale di pace che attraversa le epoche e arriva fino ai giorni nostri”.