Grande Successo di pubblico domenica 4 maggio presso la Galleria Associazione Culturale Eclettica, alla Rocca dei Perugini, per l’inaugurazione della prima edizione della Biennale d’Arte del Dialogo a Spoleto. L’evento ha rappresentato un trait d’union tra la cittadinanza e gli artisti, che hanno stabilito un dialogo partecipato fondato sul linguaggio universale dell’arte. Numerosi gli interventi nel corso dei quali è stata sottolineata l’unicità dell’evento ed elogiata l’iniziativa. Dalle parole del Maestro Giuliano Ottaviani, fondatore della Biennale, è emersa una forte commozione. Il presidente e direttore artistico dell’associazione culturale Eclettica, infatti, ha ribadito come l’arte perpetui il dialogo fra le nazioni e l’unione con artisti internazionali crei nuove opportunità per sviluppare la creatività.
Il Sindaco della città di Durazzo, Dako Vangjush, volendo dare continuità a questo scambio internazionale, ha rinnovato pubblicamente agli artisti l’invito a recarsi nel suo Paese. La fotografa Rita Diomedi ha evidenziato come la mostra dia lustro al territorio umbro per il suo carattere itinerante (farà tappa fino ad Agosto a Cascia, Norcia, Monteleone, Massa Martana, Cerreto di Spoleto, Greccio, Cittaducale), e dia spazio ad artisti provenienti da ogni parte del mondo: Argentina, Brasile, Colombia, Kyrgyzstan, Francia, Croazia, Polonia, Olanda, Norvegia, Romania. Lita Limley, vice presidente dell’Associazione Eclettica che ha portato la delegazione di artisti brasiliani tra i quali Juraci Doria, ha segnalato l’importanza di sviluppare aggregazioni culturali stimolando la collaborazione con le diverse culture.
Il momento più toccante di tutti è stato l’intervento della madre di Jyldyz Zarkunova, giovane artista scomparsa prematuramente a 20 anni, cui la biennale di Spoleto ha reso omaggio con l’esposizione di 30 opere. La ragazza dialoga con l’universo attraverso forme geometriche colorate, espressione più intima della sua arte digitale.
Rita Cerasoli, in rappresentanza dell’Aide (Associazione indipendente donne europee), ha dimostrato il suo apprezzamento per lo spazio riservato dalla mostra alle artiste donne. Il Professore Gianni Turina ha ricordato come, in un momento come quello attuale di piena crisi dei valori, gli artisti siano gli unici portatori del messaggio di pace e di amore; sulla stessa linea Albertina Miccadei, sindaco di Greccio, ha rimarcato come l’ arte sia una lingua universale compresa da tutti.
Il critico Giorgio Palumbi, prendendo la parola, ha affermato che essere presenti in questa galleria è come trovarsi in paradiso senza volare in alto. Qui è possibile ammirare i migliori artisti nel campo delle arti figurative e sperimentali. Tiene poi a precisare come la Biennale non sia solo un momento di condivisione con l’altro di un’esperienza artistica, ma soprattutto un’occasione di conoscenza, di ampliamento della nostra cultura.
Tra le personalità di spicco presenti all’inaugurazione della Biennale, comparivano Capinan, scrittore, poeta e presidente del Museo Afro di Salvador di Bahia (il più grande museo del sud america) e Jeorge Portugal, uno dei maggiori speaker culturali di “Tele Globo”, vicepresidente del Museo Afro di Salvador, poeta, scrittore e compositore. L’inaugurazione si è conclusa con la lettura delle poesie della Cordecchio e l’esecuzione di brani di una violinista albanese.