Un ordine del giorno in difesa del crocefisso. Lo ha prodotto il consigliere del Pdl al Comune di Foligno, Riccardo Meloni. L'esponente politico chiede l'impegno di “sindaco e giunta a disporre un'attenta ed accurata verifica in tutti gli Uffici Pubblici e le Aule delle Scuole Comunali, per accertarsi della presenza del Crocifisso e provvedere alla collocazione, nei luoghi ove questo dovesse risultare mancante – in attesa di un pronunciamento definitivo da parte della Grande Camera Europea”.
Ed ecco il testo integrale dell'ordine del giorno.
“Il Consiglio comunale di Foligno, premesso che la presenza del crocefisso nelle scuole è prevista da apposite norme che riguardano – per l'appunto – la “definizione delle regole sui Simboli Religiosi nelle scuole” e più dettagliatamente contenute in Regi Decreti del 1924 e del 1928 sugli arredi scolastici tuttora in vigore; la validità di tali norme è stata ufficialmente e formalmente ribadita dalla sentenza del Consiglio di Stato nel febbraio del 2006 la quale sosteneva che “il crocifisso è prima di tutto un simbolo dell'identità culturale italiana ed europea, che affonda le proprie radici nella tradizione ebraico -cristiana” .Considerato che una recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha accolto un ricorso presentato da Soile Lautzi – cittadina italiana di origine finlandese e da suo marito Massimo Albertin – stabilendo sostanzialmente che la presenza del crocifisso rappresenta una violazione della libertà di chi non è cattolico e potrebbe disturbare ragazzi di altre religioni o atei. Tenuto conto di quanto dichiarato ufficialmente dal Presidente Nazionale dei Presidi Italiani Giorgio Rembaldo – ovvero sia – che “le singole scuole si devono obbligatoriamente attenere alla norma del Concordato tra Stato e Chiesa e che prevede – per l'appunto la presenza dei crocifissi nelle aule – e pertanto la presenza dei crocifissi nelle aule esiste nella misura in cui c'è alle spalle un Concordato tra Stato e Vaticano per i rapporti tra Stato e Chiesa” – inoltre, aggiunge Rembaldo – “per cambiare la situazione dovrebbe esserci o un nuovo Concordato oppure una nuova intesa tra Stato e Chiesa cattolica”; del fatto che, il Governo Italiano ha ufficialmente presentato ricorso alla Grande Camera Europea (composta da 17 membri) che funge da organo di appello. Evidenziato che sino al pronunciamento di tale organo la sentenza non potrà comunque essere applicata, ed eventualmente – se dovesse diventare vincolante – non sono previste sanzioni pecuniarie e spetterebbe poi al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa controllarne l'esecuzione; il crocefisso è considerato ormai anche da laici, ed autorevoli esponenti delle altre confessioni religiose, “un simbolo ricchissimo di significati anche per chi crede in altre Religioni e per chi non crede affatto, essendo il Simbolo della sofferenza umana che chiede di essere riscattata, una speranza universale che va offerta a tutti gli uomini e naturalmente ai bambini ed ai ragazzi che vanno a scuola”; a causa degli eventi sismici del '97 e del successivo processo di ricostruzione post-sismica numerose scuole comunali sono state trasferite e restaurate e in alcuni casi risultano già sprovviste degli “arredi sacri”.Impegna sindaco e giunta a disporre un'attenta ed accurata verifica in tutti gli Uffici Pubblici e le Aule delle Scuole Comunali, per accertarsi della presenza del crocefisso e provvedere alla collocazione, nei luoghi ove questo dovesse risultare mancante – in attesa di un pronunciamento definitivo da parte della Grande Camera Europea”.