Qualche anno fa, quando era ancora minorenne, il 19enne S.T si rese responsabile, nel suo paese di origine, insieme ad alcuni suoi connazionali coetanei, di un furto di ferraglia in un’azienda della sua città. Questo episodio, l’unico “negativo” della sua vita, gli è però costato molto caro. Nel pomeriggio dello scorso mercoledì, infatti, il personale della Sezione Prima “Criminalità Organizzata” della Squadra Mobile di Perugia, lo ha localizzato ad Umbertide e tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento di cattura.
Il giovane, di origine albanese, dopo aver abbandonato le cattive frequentazioni in patria, si era trasferito in Italia dove, ottenuto un regolare permesso di soggiorno, aveva trovato lavoro come operaio presso un’azienda di Umbertide. La giustizia albanese, però, nel frattempo, ha fatto il suo corso, ed il Tribunale del Distretto Giudiziario di Elbasan (Albania), nel settembre 2014, ha decretato la condanna, a carico del ragazzo, a 6 mesi di reclusione per il furto a lui contestato.
La predetta sentenza, allegata ad una richiesta di estradizione indirizzata al Ministro della Giustizia italiano, ha trovato accoglimento: con provvedimento del 14 febbraio 2016, infatti, la Corte di Appello di Perugia ha accolto favorevolmente l’istanza. E’ stato pertanto emesso un provvedimento cautelare, con il quale il giovane condannato è stato tratto in arresto ed associato presso un istituto di pena minorile, in attesa che gli organi di collegamento internazionale, provvedano alla consegna dell’arrestato alle autorità albanesi.