Sabato 3 settembre alle ore 21.30 presso il Caffè Incontro della Passeggiata, prende il via la rassegna letteraria “Un Buon Rosso un Buon Giallo. Le Città fanno l’Italia”. Due appuntamenti, inseriti nella cornice degli eventi della Festa del PD Terni, che vedranno protagonisti altrettanti autori di assoluto interesse letterario, come Bruno Morchio e Piergiorgio Di Cara. Il primo, attraverso il suo personaggio, l'investigatore Bacci Pagano, indaga alcune contraddizioni sociali tipiche della contemporaneità, anche a livello urbano. Il secondo, attraverso l’ispettore Salvo Riccobono, esalta temi che si muovono sul terreno della legalità e della mafia.
La rassegna, che nasce dall'idea di individuare la metafora dei gialli per indagare le contraddizioni delle città contemporanee nell'anno del 150esimo, ha l’obiettivo di far sì che due modalità di guardare il mondo si incontrino: da una parte la creatività degli autori, dall’altra il mondo della politica. I due invitati, che non sono “giallisti” di genere ma autori che usano la scrittura per parlare universalmente, saranno infatti affiancati dal “rosso” Pietro Folena, politico, giornalista e blogger. Le serate “gialle” saranno inoltre accompagnate da degustazioni di vini rossi messi a disposizione da due note case vinicole locali.
Sabato 3 settembre: BRUNO MORCHIO: Vive a Genova dove lavora come psicologo e psicoterapeuta. Nel 1999 scrive il suo primo libro, Maccaia, che propone senza successo a Einaudi e Sellerio. Nonostante le difficoltà iniziali, scrive il suo secondo romanzo, La creûza degli ulivi. Nel 2000 nasce la Fratelli Frilli Editori, una piccola casa editrice genovese interessata a pubblicare romanzi gialli e noir ambientati in Liguria. Morchio presenta la stesura dei primi tre capitoli di Bacci Pagano e, ottenuto parere positivo, completa il romanzo che viene pubblicato, inizialmente in mille copie. L’imprevisto successo porta alla sua ristampa ancor prima della notorietà ottenuta attraverso i servizi giornalistici dell'edizione ligure del TGR de Il Secolo XIX e dell'edizione genovese di Repubblica. L’apprezzamento ottenuto da pubblico e critica permette da parte della Fratelli Frilli la pubblicazione dei romanzi scritti precedentemente e, negli anni successivi, di altri due romanzi, Con la morte non si tratta e Le cose che non ti ho detto, questa volta con Garzanti. Nel 2009 con Rossoamaro, Morchio vince il Premio Azzeccagarbugli al romanzo poliziesco. Nel 2010, sempre per Garzanti, pubblica Colpi di coda.
Bacci Pagano e la sua città: Il personaggio creato da Morchio è un investigatore privato genovese, ironico e disilluso, amante della musica di Mozart, del buon vino, della buona tavola, oltre che delle donne. Viaggia su una vespa color amaranto e non porta le mutande; secondo il suo autore sta sempre dalla parte dei perdenti, perché figlio di un operaio genoano e comunista, e nipote di un partigiano. Protagonista assoluta dei romanzi di Morchio è la città di Genova, filtrata dagli umori e dalla memoria del protagonista, e raccontata privilegiando alcuni quartieri, come la delegazione operaia di Sestri Ponente, il levante cittadino ricco di crêuze che scendono al mare, la circonvallazione e, soprattutto, la città vecchia con i suoi carruggi, i palazzi fatiscenti e il suo popolo fatto di artigiani, pensionati, immigrati e bagasce.
Sabato 10 settembre: PIERGIORGIO DI CARA: Nato a Palermo nel 1967, è commissario Capo della Polizia di Stato, qualifica alla quale è arrivato dopo aver maturato una lunga esperienza investigativa alla Squadra Mobile della Questura di Palermo, prima, e in Calabria poi. Ha pubblicato il libro di racconti Cammina, stronzo. Sbirri a Palermo e due romanzi, Isola Nera e L’anima in spalla. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in Germania e Francia, riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica. Ha vinto tre edizioni del Premio Orme Gialle e ha ricevuto la menzione speciale della giuria al Premio Franco Fedeli. Collabora come autore e sceneggiatore con televisione e cinema. Attualmente presta servizio presso la Questura di Palermo. Nei suoi libri, il suo alter ego, l’ispettore Salvo Riccobono, si confronta con temi noir relativi alla legalità e alla mafia.