L’Umbria che per prima ha dovuto affrontare la presenza massiccia delle varianti Covid, con le restrizioni nel Perugino, sarà confermata in zona arancione, mentre gran parte delle regioni italiane passeranno in zona rossa.
Ma nei giorni di Pasqua (3, 4 e 5 aprile) ci sarà comunque la stretta in tutta Italia (tranne chi è in zona bianca, solo la Sardegna) come a Natale. Il nuovo decreto del Governo Draghi impone infatti in quei tre giorni le misure della zona rossa, consentendo un solo spostamento giornaliero all’interno della propria regione.
Le zone rosse scattano per quei territori con un’incidenza di positivi al Covid settimanale superiore ai 250 casi per 100 mila abitanti o in presenza di una particolare circolazione delle varianti del virus.
In Umbria, tra i comuni dove attualmente questa soglia è superata ci sono anche Assisi, Bastia Umbra, San Giustino, Umbertide, Nocera Umbra, Spello e Orvieto. Poco sotto, con attenzione alta, Foligno e Terni.
Tra l’altro in questi comuni potrebbero scattare restrizioni particolari dalla nuova ordinanza della governatrice Tesei, attesa per questo pomeriggio (venerdì). Sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico, infatti, la Regione intende consentire l’apertura dei negozi per tutta la giornata di sabato e quella delle scuole materne. Ancora in dad gli studenti delle scuole medie e superiori.
Questo perché i contagi calano, ma lentamente, nel Perugino, dove comunque permangono situazioni critiche, nell’Alto Tevere e nell’Assisano. E risalire rapidamente la curva nell’Orvietano e a Terni.
In Umbria, in base al bollettino della protezione civile regionale (aggiornato alle ore 11.50 di oggi, venerdì 12 marzo) gli attualmente positivi al Covid scendono a 6361, con 219 nuovi contagi nell’ultimo giorno. Gli umbri guariti dal Covid dall’inizio della pandemia sono oltre 40 mila.
Sette i decessi, a Città di Castello, Costacciaro, Foligno, Gualdo Cattaneo, Magione, Perugia, Torgiano.
Scendono i ricoveri: 482 i pazienti Covid negli ospedali, di cui 79 in terapia intensiva.