Far incontrare i più prestigiosi centri di ricerca italiani con il sistema delle imprese del territorio per intercettare nuove tecnologie che possano favorire, attraverso il processo di trasferimento tecnologico, l’innovazione delle imprese. Con questo spirito è stato organizzato Umbria Tech Forum l’iniziativa che si è svolta al Polo di Ingegneria dell’Università di Perugia voluta da Confindustria Umbria e dal Digital Innovation Hub in collaborazione con Regione Umbria, Università degli Studi di Perugia e col supporto di Sistemi Formativi Confindustria Umbria e UBI Banca.
“L’iniziativa di oggi – ha ricordato Antonio Alunni, presidente di Confindustria Umbria – è strettamente legata al tema della crescita economica e per la crescita Confindustria Umbria ha un’idea chiara: l’industria deve tornare a essere il motore dello sviluppo economico. L’innovazione è parte essenziale della crescita e della competitività. E l’innovazione porta con sé un tema di trasferimento tecnologico. Abbiamo in Italia centri di produzione scientifica di primaria grandezza e in Umbria una importante Università e centri di ricerca straordinari. Per riuscire trasformare in progetti concreti il frutto della ricerca è fondamentale che chi produce innovazione dialoghi in modo costante con le imprese anche insieme alle istituzioni per mettere a sistema le risorse”.
Umbria Tech Forum è la prima iniziativa di questo genere a livello nazionale. Un grande momento di confronto sulle tecnologie di frontiera tra le imprese umbre e i più qualificati Enti di ricerca nazionali. Per l’intera giornata le imprese associate a Confindustria Umbria hanno avuto modo di interloquire con decine di scienziati provenienti da tutto il Paese per capire come implementare in azienda temi come l’intelligenza artificiale, la sensoristica, la robotica, l’analisi dei grandi dati, i sistemi cyber fisici, la manutenzione predittiva, la sicurezza informatica e i materiali intelligenti. Tra gli Enti di ricerca, oltre all’Università degli Studi di Perugia, erano presenti l’Istituto Italiano di Tecnologia, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e sei Competence center costituiti su iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico per favorire il trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0.
Oliviero: l’Università torna finalmente in un contesto pragmatico
Ad inaugurare l’iniziativa, oltre al presidente Alunni erano presenti Donatella Tesei, presidente Regione Umbria, Antonio Alunni, presidente Confindustria Umbria, Maurizio Oliviero, magnifico rettore Università degli Studi di Perugia e Massimiliano Burelli, coordinatore Comitato Multinazionali e Grandi Imprese di Confindustria Umbria.
“Stamani – ha sottolineato Maurizio Oliviero, magnifico rettore dell’Università degli Studi di Perugia – accade qualcosa di molto importante. L’università esce dalla sua dimensione per ricollocarsi in un contesto pragmatico e innovativo accettando la sfida di contribuire a ridare centralità ai bisogni delle aziende. Vorrei che la nostra università diventasse un luogo di ascolto e di proposta, ecco perché da una settimana abbiamo iniziato a fare una mappatura delle competenze per capire su che cosa siamo altamente competitivi e cosa possiamo mettere a disposizione dell’intero sistema”.
Umbria Tech Forum ha consentito alle imprese non solo di incontrare l’offerta tecnologica, ma anche di contribuire a orientare le risorse regionali per la ricerca e l’innovazione attraverso il lavoro dei sette tavoli tematici: Agrifood, Chimica verde, Energia e Ambiente, Fabbrica intelligente-Aerospazio, Made in Italy, Salute e Smart cities.
Tesei: lavoriamo insieme, la Regione c’è
“Questa nostra regione – ha detto la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei – ha tantissime eccellenze che potremo far emergere solo facendo sistema. Per ricostruire il futuro dell’Umbria è necessario definire un progetto vero individuando insieme – istituzioni, università e industria – un percorso che rimetta al centro l’economia di questa regione per formare talenti e far emergere professionalità che incontrino le necessità delle imprese. Lavoriamo insieme, noi ci siamo”.
“L’obiettivo di questo evento – ha aggiunto Massimiliano Burelli, coordinatore del Comitato Multinazionali e Grandi imprese di Confindustria Umbria – è agevolare il trasferimento tecnologico e discutere di progetti di ricerca e sviluppo, creando un approccio collaborativo ma anche offrendo spunti alla politica regionale per intraprendere azioni di sviluppo. Ci aspettiamo che questo sia soltanto l’inizio di un percorso, perché essere riusciti a riunire all’interno di un unico luogo e nell’arco di una intera giornata aziende e istituti di ricerca di questo livello non è affatto scontato”.
“UBI Banca – ha rilevato Cristian Fumagalli, responsabile Macro Area Territoriale Lazio Toscana e Umbria di UBI Banca – sta lavorando per sostenere le aziende migliorando la qualità del servizio e dialogando in modo più proficuo con la comunità dell’innovazione: Università, Imprese, Incubatori, Fintech internazionali e soprattutto il Sistema Confindustriale con il quale ha stretto a livello nazionale un protocollo di intesa sul DIH. Svolgiamo al meglio il ruolo di stimolare progetti e seguirne la realizzazione, con interventi di finanziamento che talvolta prevedono strumenti innovativi quali emissione di obbligazioni o ingresso di nuovi capitali. La nostra solidità ci permette di investire continuamente nelle competenze richieste dal sistema delle PMI, forza del nostro Paese“.