Un’affluenza importante e che la questura certifica in 2.800 disciplinata inizialmente con due varchi, ma che intorno alle 23 sono più che raddoppiati. Sì perché in molti hanno cercato di raggiungere il palco, sfruttando i tanti vicoli del centro storico. Il tutto per evitare il sovraffollamento alla seconda giornata della manifestazione dedicata alla musica al San Francesco al Prato. Per il deflusso, invece, è stato predisposto un varco in via della Sposa.
Presenze quasi dimezzate. Nella seconda giornata di Umbria che spacca, a finire sotto il palco sono state meno di tre mila persone mentre nell’edizione 2016 i fan accorsi a vedere le star del festival erano circa 5mila. Dalle 20.30 centinaia di cittadini hanno iniziato a vagare per i vicoli paralleli a via dei Priori, alla ricerca di un accesso il più vicino possibile al palco. Alcuni residenti, esibiendo il documento di identità, hanno avuto qualche difficoltà a raggiungere i varchi vista la fila di persone che attendevano il lasciapassare delle forze dell’ordine. Pochi nervosismi a parte, tutto è bene quel che finisce bene.
“Sono state in tal modo superate – spiegano dalla Questura – le problematiche che si erano registrate in occasione della prima serata tenutasi al 110 Cafè quando, nel momento di massimo afflusso, oltre 500 persone si erano assembrate agli accessi con l’intenzione di entrare sebbene la capienza del locale fosse già esaurita. Ciò aveva reso necessario, per gestire la situazione emergenziale, rinforzare d’urgenza il dispositivo delle forze dell’ordine presente e disciplinare il traffico veicolare in via Pascoli“.
Il dispositivo di sicurezza, che verrà replicato per la serata odierna, ha permesso, con un meccanismo di blocchi temporanei per consentire l’alternanza delle presenze in piazza, agli spettatori di assistere allo spettacolo senza criticità. I servizi di viabilità della Polizia Municipale hanno garantito l’ingresso nella zona dei residenti, rimanendo interdetto il traffico agli altri veicoli.