“L’Umbria è stata la prima Regione in Italia ad adottare un nuovo Piano Paesaggistico che vuole innanzitutto prendere atto della complessità dei paesaggi, per accettarla e valutarla come tale, motivandoci nello stesso tempo ad affrontare concretamente il modo più adeguato per governare questo straordinario patrimonio, esaltandone identità, tradizione sociale e culturale, e la sua stessa trasformazione, con le nuove creazioni intervenute”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina a Villa Umbra, a Perugia, dove è in corso il seminario su “Salvaguardia, pianificazione e criteri di progettazione del paesaggio – Approcci, strumenti e procedure a supporto del nuovo Piano Paesaggistico Regionale”, rivolto ai tecnici delle pubbliche amministrazioni che si troveranno a gestire il nuovo Piano. Con la presidente sono intervenuti anche il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, ed il sottosegretario al Ministero dei beni culturali, Roberto Cecchi che ha concluso, con un suo intervento, i lavori della prima parte del seminario.
“Prima di adottare il nuovo Piano – ha spiegato la presidente – è stato svolto un importante lavoro di elaborazione che ha cercato di individuare le grandi aree che compongono l’insieme del patrimonio paesaggistico umbro. Da qui si è giunti alla individuazione di diciannove paesaggi regionali. È stata quindi definita la caratterizzazione paesaggistica di tali paesaggi, articolata secondo le specifiche combinazioni di risorse identitarie fisico-naturalistiche, storico-culturali e sociali-simboliche, compresa l’attribuzione dei loro valori”.
Affinché l’efficacia del nuovo strumento sia la migliore possibile è stata anche effettuata la previsione delle dinamiche di mutamento del paesaggio regionale e dei conseguenti rischi, con l’individuazione delle strutture identitarie regionali, come articolazioni interne dei diciannove paesaggi, in quanto paesaggi umbri fortemente identitari, che si distinguono per l’emergere di loro qualità peculiari.
La presidente ha poi ricordato non solo il lavoro svolto dai tecnici, ma anche la fase di concertazione e condivisione che ha visto l’effettuazione di diversi incontri territoriali, ai quali hanno partecipato enti locali, istituzioni, associazioni interessate alla tutela del paesaggio, Ordini professionali e associazioni portatrici di interessi diffusi, allo scopo di condividere l’impostazione metodologica, gli obiettivi e i criteri informatori della proposta di Piano Paesaggistico.
Inoltre, è stato ricordato il passaggio fondamentale per l’elaborazione congiunta del Piano tra Stato e Regione, formalizzato dalla sottoscrizione, avvenuta il 7 dicembre 2010, del Protocollo d’Intesa tra Regione Umbria, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Ministero dell’Ambiente.
Il Piano Paesaggistico Regionale è concepito come un dispositivo dinamico, che perfeziona progressivamente il sistema delle conoscenze, delle tutele e delle misure di regolazione, con l’obiettivo di migliorare costantemente la qualificazione paesaggistica degli interventi di trasformazione, e pertanto in questa fase di preadozione parziale i soggetti pubblici e privati portatori di interessi possono contribuire all’arricchimento delle conoscenze segnalando e fornendo integrazioni ed implementazioni informative alla Regione Umbria.
Questa fase è propedeutica alla redazione del Volume 2 del Piano che tratterà le tutele, le prescrizioni e le regole, aspetti su cui si incentra l’attività attuale del Comitato Tecnico.
La Regione si è avvalsa sin da principio della competenza professionale di due esperti di chiara fama che ha individuato nei professori Gianluigi Nigro e Alberto Clementi. Purtroppo il grave lutto che ha visto l’improvvisa recente scomparsa del Prof. Nigro – la cui figura è stata ricordata dal coordinatore regionale Luciano Tortoioli, nel corso dei lavori del seminario – reca con sé anche una rilevantissima perdita ai fini del completamento del piano, ma al tempo stesso costituisce un impegno e uno sprone a giungere rapidamente al miglior risultato in suo onore e in sua memoria.
“Il lavoro realizzato qui in Umbria – ha affermato il sottosegretario Cecchi, nel suo intervento di chiusura dei lavori – è di notevole qualità ed importanza. Dalla lettura della prima stesura del Piano già emerge con chiarezza la sua capacità di tenere insieme tutti i tratti dell’identità umbra e spero davvero che la vostra possa essere la prima Regione in Italia a dotarsi un nuovo Piano paesaggistico condiviso e concertato con il Governo nazionale”.