La minoranza di Palazzo Cesaroni chiede la convocazione del Conferenza regionale dell’economia e del lavoro. Ad annunciarlo è la consigliera regionale dem Donatella Porzi, rendendo nota la richiesta sottoscritta da tutta la minoranza, con l’obiettivo di disegnare l’Umbria del futuro.
“Un’esperienza che Palazzo Cesaroni ha già promosso nel 2018 – dice Porzi – e che potrà essere la sede opportuna per pianificare insieme, in maniera sostanziale e non formale, la ripartenza della nostra regione, attraverso il confronto concreto tra tutte le componenti produttive, sociali, sindacali, economiche, accademiche e istituzionali dell’Umbria”. Così la consigliera regionale del Partito democratico, Donatella Porzi, vicepresidente della Prima commissione, sulla richiesta di convocazione della Crel inoltrata e sottoscritta da tutta la minoranza!.
“Servono le sedi opportune – dice Porzi – affinché venga avviata quella fase partecipativa vitale per la concertazione e la progettazione di una fase di rilancio dell’intera vita della regione. Attendiamo infatti che questa presidenza, abbandonando per un momento la visione di parte, si senta investita di questa responsabilità e si attivi immediatamente per la convocazione e l’organizzazione, compatibilmente con l’emergenza sanitaria in atto, della Conferenza regionale dell’economia e del lavoro”.
“La nostra economia – prosegue Porzi – ha urgente bisogno di un coordinamento in grado di prevedere gli scenari del prossimo futuro. Tutti insieme abbiamo il dovere di analizzare le criticità, studiare e progettare soluzioni in grado di risollevare la situazione economica della nostra regione. Ne sono colpiti i territori cosiddetti ‘marginali’, ma anche realtà industriali e commerciali più importanti. E’ nostro dovere dunque farci promotori della ripartenza, attraverso una riunione del Crel che avrà come tema ‘l’analisi della grave situazione economica e le possibili soluzioni di rilancio nel medio e nel lungo termine’. E’ il momento di dare risposte concrete ai cittadini, abbandonando ostruzionismo e tatticismo come ci chiedono gli umbri”.