La Regione Umbria ha messo in atto una convenzione con l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr sui consumi di sostanze psicoattive degli studenti dai 15 ai 19 anni.
Ricoveri per droga in Umbria superiori alla media nazionale
È in corso una analisi dei dati del 2019 relativi all’Umbria: per cannabis, cocaina, eroina e allucinogeni l’utilizzo sarebbe stabili, con il 27,7 percento del campione che utilizza almeno una volta all’anno queste sostanze. Analogo andamento si registra per il consumo di una volta nel corso del mese, nel 2019 il 19,9 percento ha consumato cannabis, in aumento sul 2018. Significativo anche il dato dei ricoveri droga correlati, superiore alla media nazionale.
Question time
I dati sono stati diffusi questa mattina dall’assessore regionale Coletto nell’ambito del question time. L’assessore alla sanità dell’Umbria nel rispondere al consigliere Thomas De Luca (M5S) che aveva illustrato la sua interrogazione alla Giunta sulle questioni relative alla lotta alla tossicodipendenza dopo la morte a Terni di due adolescenti che avevano assunto metadone.
L’assessore Coletto
“Per fare fronte a questo problema, dal 2016, su iniziativa di Regione e Usl – ha spiegato poi l’assessore Coletto – sono iniziati interventi nelle scuole per prevenire comportamenti a rischio attraverso progetti per le scuole Primarie (dal 2016 ad oggi sono stati formati 839 insegnanti e raggiunte 973 classi, con circa 17.500 alunni); scuole Secondarie di primo grado (prevenzione del consumo di sostanze psicoattive. Formati 547 insegnati, raggiunti 10.100 ragazzi); scuole Secondarie di secondo grado (promozione delle scelte consapevoli, formati 387 insegnati e 9700 ragazzi). Tutte attività condotte con risorse delle Usl e risorse del Piano regionale contro la ludopatia”.
Cambiare la legge sulla somministrazione di metadone
Secondo quanto riferito dall’assessore un’altra area di intervento è quella del progetto ‘Azioni di prossimità integrate regionali’, rivolte ad eventi e contesti in cui si prevede la diffusione di sostanze psicoattive per i quali è previsto l’intervento di unità mobili. È poi in itinere un protocollo con le Forze dell’ordine per intercettare le situazioni a rischio, da finanziare con ulteriori risorse. “Credo che andrebbe modificata la norma che prevede l’erogazione del metadone nei Sert su base settimanale – conclude Coletto – mettendo il consumatore in condizione di avere una quantità di metadone che poi, a quanto pare, può essere spacciato e ceduto ad altri. Porteremo questa modifica di legge all’attenzione della Commissione salute.