In tempi di polemiche su uno degli eventi jazz più importanti a livello internazionale, c’è una città pronta a cogliere la palla al balzo. Il riferimento è a Umbria Jazz che in chiusura di evento ha fatto registrare note stonate tra organizzatori e amministrazione perugina.
Inserendosi sulla scia di questa querelle, il consigliere dem Michele Pennoni, ha presentato un atto di indirizzo per riportare la manifestazione dove è nata UJ.
“Avviare nel più breve tempo possibile i contatti con la Fondazione Umbria Jazz e il suo direttore artistico Carlo Pagnotta con l’obiettivo di riportare Umbria Jazz a Terni, ovvero nel luogo in cui la manifestazione è nata”.
Lo chiede, anche attraverso una proposta d’atto d’indirizzo presentata stamattina, il consigliere comunale del Partito Democratico Michele Pennoni.
“Si tratta – spiega Pennoni – di un atto semplice per un concetto semplice: mai come ora Umbria Jazz può e deve tornare a Terni. Questi sono il momento e l’occasione adatta per riportare il nostro territorio al centro del panorama culturale regionale e nazionale”.
“Le condizioni e le cifre in ballo permettono al comune di Terni di avviare una trattativa con la fondazione UJ che organizza il festival. Per le casse comunali – dice ancora Pennoni – si tratterà di uno sforzo importante, ma non di un sogno impossibile”.
“Abbiamo gli spazi, addirittura con possibilità di scelta, e possiamo tranquillamente ospitare una manifestazione estiva di questo genere”.
“L’attenzione dei ternani, la capacità di attrazione del nostro territorio rispetto ad altri comprensori e la vicinanza con Roma, anche in questi anni di assenza di UJ dalla conca, hanno sempre fatto registrare una grande risposta e grande partecipazione agli eventi importanti – specie musicali – organizzati a Terni”.
“A Terni – conclude Pennoni – non mancano né le capacità, né le competenze tantomeno l’entusiasmo e l’impegno per ospitare questa manifestazione”.