Bassista, multistrumentista, produttore, compositore, Marcus Miller (Arena Santa Giuliana, 16 luglio, ore 21) è uno dei personaggi più influenti della scena musicale contemporanea, anche oltre i generi della Black Music. Due Grammy Awards già vinti alle spalle, Miller è reduce da un’ altra nomination ai Grammy 2015 per il suo ultimo album, Afrodeezia, che è anche l’esordio per la Blue Note e che da’ il nome al tour che lo porta a Perugia per Umbria Jazz 2016. Miller è stato chiamato in corsa a causa del forfait della Charlie Haden’s Liberation Music Orchestra con Carla Bley, nella data che vede anche l’atteso ritorno degli Steps Ahead nella loro Reunion.
Afrodeezia è un lavoro impegnativo ed importante anche per i significati sociali che veicola. Miller qui non si pone soltanto come il talento innovatore che a suo tempo impressionò perfino Miles Davis (che gli affidò la produzione del suo album Tutu) ma anche nel ruolo di “UNESCO Artist for Peace” e portavoce dell’organizzazione Slave Route Project. Un viaggio musicale, quello di Miller, lungo le rotte dolorose e drammatiche della schiavitu’, alla riscoperta di ritmi e melodie che gli schiavi africani portarono verso il nuovo mondo e che sono alla base del jazz, blues, gospel, generi caraibici e brasiliani, r&b, soul, hip hop, funk. Un indicibile universo di sofferenza che ha sprigionato una inestimabile energia creativa. Senza quel patrimonio oggi la musica che si suona nel mondo non sarebbe la stessa.
Per Marcus Miller il concerto del 16 luglio è un ritorno. A Umbria Jazz è stato più volte ma tra tutte non si può non citare la performance della superband Legends (il chitarrista era Eric Clapton) che a Villa Fidelia di Spello fu protagonista di uno dei più memorabili concerti del festival.