Anche questa quinta edizione de L’Umbria in un Bicchiere si è chiusa con un bilancio positivo, assestandosi sulle novecento presenze e confermando così un trend in costante crescita sia in termini di partecipazione, che di attrazione nazionale.
La scelta di anticipare l’evento di circa un mese, ha quindi ripagato in pieno gli sforzi organizzativi, considerando anche il tutto esaurito fatto registrare dai due seminari tecnico scientifici proposti quest’anno.
Un afflusso di persone diluito nel corso dell’intera durata della manifestazione, che ha riempito i locali di Palazzo Candiotti in via Gramsci, a Foligno.
Ad esprimere soddisfazione è lo stesso Giovanni Maira, fiduciario della condotta Slow Food Valle Umbra, che ringrazia l’assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Foligno, l’Ente Giostra della Quintana, tutte le cantine partecipanti, gli sponsor ed in particolar modo lo staff organizzativo.
“Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta e tutti i nostri sforzi sono andati nella giusta direzione – commenta Maira – portare a termine una manifestazione in piena filosofia Slow Food, semplice, essenziale e garbata, che ha portato alla ribalta per il quinto anno consecutivo la produzione vitivinicola di qualità, dell’intera regione Umbria, ovviamente, secondo i criteri della nostra guida Slow Wine 2019”.
Il tutto – aggiunge il fiduciario della condotta Valle Umbra – proponendo anche cibi tipici tradizionali del territorio, cultura, storia e scienza.
“Il successo di quest’anno decreta l’autorevolezza che l’Umbria in un Bicchiere si è saputa meritare in queste cinque edizioni – conclude Maira – e voglio dire grazie anche a tutti i nostri visitatori, che hanno degustato con educazione e pronti alla conoscenza, senza questo nulla avrebbe avuto senso”.