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Umbertide, il judo incontra il pesce di “Contro Corrente” di Potsy

Mercoledì scorso (14 gennaio ndr. ) l’artista umbertidese Potsy ha incontrato i giovani samurai del Kodokan Fratta. Dopo i campi da rugby, l’infaticabile pesce nato dalla creatività sociale di Pierluigi Monsignori ha fatto capolino sul tatami di un altro sport che va controcorrente.
“Contro Corrente” è un pesce interamente realizzato in mattoni, che rappresenta la “famiglia” ed un auspicabile ritorno a valori concreti, ma che al tempo stesso trasmette altri due importanti valori come quello dell’”arte” e della “ricerca”.
Il progetto “Contro Corrente” è promosso dalla Fondazione Umbra per l’Architettura (FUA) e vanta il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia, della Fondazione “Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria”, dei Comuni di Perugia, Spoleto, Città di Castello e Foligno e del MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo). L’installazione del Pesce che nuota controcorrente negli ultimi anni ha girato l’Italia, è stato installato al Museo Diocesano di Gubbio, Museo di Santa Croce di Umbertide, Museo di San Francesco di Montone e presso il Palazzo Ducale di Genova in occasione del Festival Internazionale della Poesia, insieme a Antonello Cassan di LiberodiScrivere, che ha editato il libro di Potsy “Contro Corrente”.
«La simbologia cristiana del pesce – afferma l’artista Pierluigi Monsignori – affianca i valori morali che questo sport riveste: lealtà, rispetto, amicizia e importanza del gruppo. Un’unione fondamentale, quindi, dove arte e sport concordano e parlano la stessa lingua”.
“I ragazzi oggi hanno fatto un allenamento speciale – prosegue Mirco Diarena, dirigente del Kdk Fratta – l’incontro con questo pesce rimarrà a lungo nella loro memoria. Purtroppo oggi andare controcorrente vuol dire abbracciare dei valori che credo si siano andati perduti. Nel nostro sport a fine combattimento abbracciamo la persona che fino a un secondo prima ha tentato con tutte le forze di buttarci al tappeto. Parole come rispetto delle regole e degli altri, determinazione e amicizia non sono slogan pubblicitari ma sono gli ingredienti che quotidianamente dobbiamo impiegare in uno sport che solo apparentemente è individuale. Questi ragazzi solo per indossare un kimono sotto le gradinate di un campo da calcio hanno già iniziato il loro viaggio controcorrente e spero che l’incontro con Potsy gli dia la forza per proseguire la loro avventura fuori dai luoghi comuni e dagli stereotipi”.