Si è svolta questa mattina (lunedì 5 novembre) la conferenza stampa dedicata ai 5 anni di attività del Centro dei Disturbi del Comportamento Alimentare di Umbertide, alla presenza di Andrea Casciari, direttore Generale Usl Umbria 1, Luca Carizia, sindaco della città, Laura Dalla Ragione, direttore Rete Dca Usl Umbria 1, Luca Barberini, assessore regionale alla Salute, Guido Pennoni, responsabile Pediatria Area Nord e Roberto Paris, responsabile Medicina Umbertide.
“L’ambulatorio dei disturbi del comportamento alimentare e del peso di Umbertide – ha ricordato Casciari – si inserisce all’interno della rete per il trattamento dei Disordini alimentari della Usl Umbria 1, che comprende i due Centri di Todi dedicati ad Anoressia e Bulimia e il centro Dai di Città della Pieve dedicato all’obesità. Si tratta di un’organizzazione unica nel panorama della sanità pubblica italiana. La nostra azienda ha voluto sostenere l’attività dei centri Dca, promuovendo tra l’altro una forte integrazione con le strutture ospedaliere per garantire un percorso sempre più accurato ai pazienti e alle loro famiglie”.
“In Umbria – ha sottolineato Barberini – sono circa 11mila le persone interessate da disturbi del comportamento alimentare, fenomeno sempre più diffuso soprattutto fra i giovani e in età infantile. Il Centro di Umbertide rappresenta un’eccellenza, a disposizione di tutta la comunità umbra e non solo, in grado di dare risposte efficaci e di qualità a bisogni di salute particolari, grazie ad un approccio multidisciplinare e ad una forte integrazione con ospedale e territorio”.
“Il nostro è diventato un centro di riferimento a livello nazionale – ha detto Dalla Ragione – in quanto per primi ci siamo specializzati nel trattamento dei disordini alimentari infantili (dai 3 ai 10 anni) grazie ad un’equipe specializzata che ha messo in atto protocolli per il trattamento dei Disturbi Selettivi dell’alimentazione. In questo senso il progetto di ricerca “Le mani in pasta”, che riguarda proprio tale segmento di patologia, è stato presentato in congressi e seminari nazionali e ha determinato molto interesse presso il Ministero della Salute”.
Siamo orgogliosi di aver costruito dei percorsi terapeutici (PDTA) nella gestione di ricoveri salvavita per i pazienti con una grave compromissione del quadro clinico, nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Città di Castello e quello di Medicina di Umbertide. Nel 2018 abbiamo effettuato 22 ricoveri salvavita a Umbertide e 23 ricoveri salvavita di pazienti minori a Città di Castello
Il Centro DCA di Umbertide è nato nel 2013 nell’ottica della realizzazione di un servizio integrato. Nel 2014 è partito un servizio di Day Service per i DCA finalizzato all’ampliamento delle indagini strumentali e diagnostiche per pazienti affetti da DCA. Dall’apertura del servizio di Day service sono stati fatti 200 accessi, dei quali 53 solo nel 2017, in collaborazione con i professionisti del poliambulatorio dell’Ospedale di Umbertide. Il paziente riceve, in una mattinata, l’intera gamma delle prestazioni diagnostiche necessarie (Esami ematochimici, cardiologici, MOC) riuscendo a garantire una valutazione diagnostica tempestiva e appropriata.
Dal 2013 sono stati seguiti presso il centro DCA 737 pazienti, con diagnosi di anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e disturbi selettivi dell’alimentazione, per un totale di 2.124 prestazioni specialistiche, aggiornato al terzo trimestre del 2018. Variegata è la gamma di servizi ambulatoriali che vengono erogati al paziente e ai loro familiari: assessment psico-nutrizionale, formulazione della diagnosi e restituzione del progetto terapeutico, presa in carico individuale psicologica e nutrizionale, supporto psicologico ai genitori, one day treatment per pazienti con disturbo da alimentazione incontrollata.
Un grande lavoro viene effettuato con le famiglie, in collaborazione con l’Associazione Mifidodite , con gruppi settimanali a loro dedicati. La famiglia gioca un ruolo importantissimo nella eziopatogenesi di questa patologia ed entra come protagonista a fare parte del percorso terapeutico. Viene inoltre effettuato un lavoro capillare per quanto riguarda la prevenzione dei questi disturbi, nelle scuole e nella agenzie sportive di tutta l’Alta Valle del Tevere e dell’Alto Chiascio, proprio perché i fattori di rischio (tra cui anche il bullismo) sono purtroppo diffusi in tutti gli ambienti giovanili e solo un attento lavoro di costruzione di fattori protettivi potrà rallentare la crescita di tale patologia.