Mancano meno di 10 giorni al ballottaggio che eleggerà sindaco uno tra Paola Avorio (centrosinistra) e Luca Carizia (centrodestra) e, ad oggi, l’unica lista ad uscire allo scoperto per un’eventuale “apparentamento” è Umbertide Cambia.
Il movimento civico che ha sostenuto il candidato Giovanni Codovini alle scorse elezioni, si espone facendo direttamente una proposta di “alleanza” tra tutte le forze di opposizione:
Domenica 24 giugno ci troveremo a votare per evitare un danno piuttosto che acquisire un vantaggio. Del resto, se ben analizziamo, Umbertide cambia ed Umbertide partecipa rappresentano insieme il 40% dell’elettorato. Le coalizioni al ballottaggio contano invece rispettivamente il 25,38% e il 19,28%. Cosa significa? Che il ballottaggio dovrebbe essere espressione significativa di un governo per il cambiamento. Dato che Umbertide cambia non ha mai avuto e non ha alcun rapporto col Pd, a differenza di quanto sostenuto in maniera bugiarda e vigliacca da molti, è evidente che la via maestra per il ballottaggio sia quella di un solo e chiaro apparentamento delle forze di opposizione
“Ce la faremo ad avere un governo del cambiamento e della competenza con programmi e uomini di alto profilo? – conclude il movimento di Codovini – Umbertide cambia, che è un movimento civico né di destra e né di sinistra e vuole salvaguardare la propria identità e la propria autonomia da ogni formazione politica, sta facendo la sua parte per realizzarlo, a prescindere da poltrone e assessorati, mettendosi a disposizione della città. Il resto si chiama inciucio“.