“Abbiamo preso atto della situazione di disagio che si vive all’interno dell’ospedale di Umbertide, che potrebbe invece svolgere un ruolo comprensoriale molto utile. Soprattutto in questa fase emergenziale, per decongestionare la pressione sanitaria oggi esercitata su altre strutture ospedaliere della nostra regione”.
Così i consiglieri regionali Andrea Fora (Patto Civico), Michele Bettarelli, Tommaso Bori, Simona Meloni (Pd) e Thomas De Luca (M5S), che questa mattina (mercoledì 18 novembre) hanno partecipato ad un presidio davanti all’ospedale di Umbertide, promosso dai gruppi consiliari locali di minoranza (Umbertide Cambia, Pd e M5S) per ascoltare le problematiche espresse da operatori sanitari e cittadini.
Secondo i consiglieri regionali “occorre potenziare le attività di pronto soccorso, sia con opportuni interventi di migliorie logistiche e infrastrutturali, per garantire riservatezza ai pazienti e far svolgere il lavoro del personale sanitario in piena sicurezza, sia con un aumento di personale.
“Criticità e necessità di potenziamento – aggiungono – sono state indicate anche per il poliambulatorio e il laboratorio analisi. Condividiamo inoltre l’auspicio segnalatoci dai consiglieri di minoranza Codovini, Corbucci, Conti e Ventanni di riaprire la RSA al più presto e comunque al termine dell’emergenza con tutto il personale e i posti letto della struttura originaria”.
“Ascoltare le istanze del territorio e gli operatori sanitari – spiegano i consiglieri di opposizione – riteniamo sia una delle funzioni principali da svolgere per poter anche aiutare il governo regionale ad operare nel migliore dei modi in questa difficile fase di emergenza Covid. Come consiglieri regionali abbiamo espresso solidarietà e vicinanza ai gruppi consiliari di Umbertide per quanto successo nell’ultimo Consiglio Comunale, fatto saltare dai rappresentanti della Lega in maniera inopinata e pretestuosa”.
“Quella seduta del Consiglio – ricordano Fora, Bettarelli, Bori, Meloni e De Luca – era frutto di una legittima iniziativa istituzionale, promossa dall’opposizione per favorire una discussione aperta sui temi dell’emergenza sanitaria. Facendo venir meno il numero legale ed evitando il confronto con scuse irrilevanti, è stato dato davvero un brutto segnale da parte delle forze politiche che governano Umbertide. Riteniamo condivisibile l’esposto inviato al Prefetto dalle minoranze. Bisogna far sì che Umbertide non sia una città abbandonata dal governo locale e regionale”.