di Geraldina Rindinella
Serata perfetta quella di ieri, con una brezza che mitigava il caldo torrido di queste roventi giornate di luglio. Location altrettanto impeccabile quella dell’Arena Santa Giuliana, che ha visto pian piano riempire gli spalti di persone accorse ad acclamare uno dei mostri sacri del jazz vero e puro. Il protagonista indiscusso sul palco, la guest star d’eccezione è lui, Sonny Rollins che per la 37esima edizione, in perfetto sincronismo con i suoi 80 anni ormai alle porte, si è concesso alla kermesse di Umbria Jazz. Oltre 60 anni di attività alle spalle e un carisma che, più che ad un ottuagenario, appartengono ad un adolescente dall’incredibile energia e voglia di stupire. Non servono parole per presentare “Saxophone Colossus”, ma solo l’ascolto della sua melodia che da decenni incanta migliaia di appassionati di questo genere musicale. Come faccia ad ammaliare un pubblico trasversale, fatto soprattutto di giovani, lo si capisce dai primi 10 minuti di esibizione no-stop: il “ragazzotto” Sonny, camicia rossa, capelli bianchi vaporosi e occhiali da sole, suona il suo sax con una carica incredibile, proponendo brani che spaziano da un funk molto più rilassato, passando per ballad romantiche e musica soul contagiosa. Ma il marchio di fabbrica dell’harlemiano Sonny è l’improvvisazione che ricava da una inesauribile fucina di creatività, esuberante e ostinata, attingendo alla sua riserva di musicalità per elaborarla in maniera folgorante ed imprevedibile, con il fedele entourage di strumentisti che non sono da meno.
Due ore di concerto senza sosta ripagate da un pubblico entusiasta che, nell’ultimo quarto d’ora, ha voluto ammirare da vicino l’energetico Rollins scendendo dagli spalti più lontani e spingendosi fin sotto il palco dell’Arena: “Saxophone Colossus” sembrava non volesse più smettere di suonare, tanta era l’adrenalina nel vedere la calorosa marea umana che chiedeva a gran voce di continuare. E, allo scoccare della mezzanotte, fresco come una rosa, si è concesso lo sfizio di un assolo della buonanotte regalando ai suoi fan, in stile “Tin Pan Alley”, qualche nota sprigionata dal magico sax.
Titanico Sonny Rollins, alla faccia di quelli che dicono che a 80 anni bisogna mangiare un brodino e andare a letto presto la sera.