Ora è ufficiale: la piscina comunale di Castiglione del Lago riapre nella prima decade di ottobre. Dopo una serie di trattative e valutazioni svolte in questi giorni tra la Giunta comunale, coadiuvata dalla struttura amministrativa del Comune, e un gestore qualificato a livello nazionale, si è giunti alla positiva conclusione della difficile e complessa vicenda, che aveva suscitato non poche polemiche ed anche uno scontro politico. Il parco piscine comunali di viale Trappes sarà gestito dalla Uisp Perugia-Trasimeno, dal 1° ottobre 2018 e fino al 30 giugno 2019. Proprio in queste ore i tecnici e gli istruttori sportivi dell’associazione, un sodalizio nazionale di promozione sociale e sportiva fondato nel 1948 con l’obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti i cittadini, stanno prendendo possesso dell’impianto per organizzare la nuova gestione e aprire le iscrizioni in tempi molto rapidi, probabilmente nel corso della prossima settimana: l’Amministrazione comunale comunicherà nei prossimi giorni la data di inizio delle iscrizioni e gli orari di apertura al pubblico dello sportello preposto.
E’ polemica sulla piscina comunale
“Noi non rispondiamo alle polemiche, ma facciamo i fatti – ha dichiarato il sindaco Sergio Batino – con la consueta serietà e il massimo impegno. Una volta andata deserta la gara di fine agosto ci siamo messi subito a contattare una serie di soggetti con esperienza nel settore della gestione piscine, rispettando alla lettera le condizioni e i termini del bando di gara”. Nel bando, redatto in base agli indirizzi approvati dal Consiglio comunale agli inizi di agosto, era indicata la durata e il contributo che in Comune avrebbe erogato al nuovo gestore.
“Dopo l’ingente investimento di circa 400 mila euro – spiega Batino – per una ristrutturazione che era diventata improrogabile, per una piscina con 25 anni di vita, un periodo di chiusura era ovviamente imprescindibile. Noi siamo riusciti a contenerlo in un anno e mezzo, mentre succede che, in comuni vicini al nostro, esistono piscine comunali chiuse e abbandonate da tanti anni. Io mi chiedo in quanti comuni d’Italia, con l’endemica scarsità di risorse finanziarie che attanaglia gli enti locali, si riesca a tenere aperta una struttura dagli altissimi costi di gestione. Ora abbiamo tutto il tempo, nei prossimi mesi, per redigere con il massimo scrupolo e attenzione, il bando di gara europeo per la gestione della struttura per 25 anni e che prevede la realizzazione delle piscine all’aperto a carico del futuro gestore. Ci scusiamo per i disagi arrecati ai cittadini ma, onestamente, fare più velocemente era quasi impossibile”.