I militari chiamati dalla titolare di un eservizio a Ponte San Giovanni | Provvedimenti del tribunale, arrestati una nigeriana e un tedesco
Denunciato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale. Il 44enne di origini marocchine, già noto alle forze dell’ordine, è stato sottoposto a controllo nei pressi della stazione di Ponte San Giovanni, su richiesta della proprietaria di un esercizio commerciale dove l’uomo, poco prima, in evidente stato di alterazione da abuso di alcol, avrebbe importunato alcuni clienti.
Nella circostanza, durante le operazioni di identificazione, l’uomo ha iniziato ad assumere un atteggiamento molto aggressivo, opponendo fattiva resistenza e proferendo espressioni oltraggiose nei confronti dei Carabinieri.
Nigeriana arrestata
Sempre alla stazione di Ponte San Giovanni, al termine di un predisposto servizio, i carabinieri hanno localizzato e tratto in arresto una 30enne cittadina nigeriana, residente a Perugia, anche lei già nota alle forze dell’ordine, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, dovendo espiare la pena di anni 2 di reclusione, per il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, commesso a Palermo in data 6 luglio 2010.
Nella circostanza, la donna si era presentata presso l’Ufficio Stranieri del capoluogo siciliano e, nel richiedere la protezione internazionale aveva prodotto un documento di identificazione falso.
Espletate le formalità di rito, l’arrestata è stata tradotta presso la propria abitazione, in regime di detenzione domiciliare, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tedesco portato in carcere
Infine i carabinieri hanno localizzato e tratto in arresto, un ragazzo di nazionalità tedesca, di 31 anni, residente a Perugia, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in data 9 giugno, dall’Ufficio di Sorveglianza di Perugia.
Il provvedimento restrittivo scaturisce a seguito delle violazioni, poste in essere dal predetto, alle prescrizioni impostegli dalla misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto per il reato di ricettazione.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.