Riuscire a trasformare il cinema teatro Turreno nella tanto sognata “Casa della Musica”: questo l’auspicio della Fondazione “SergioPerLaMusica” a poche ore dalla firma del protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto di recupero e valorizzazione del Cinema Teatro Turreno da parte di Regione Umbria, Comune di Perugia e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Alla luce del bando pubblico che, una volta rimesso a nuovo il Turreno, verrà fatto per l’affidamento – il soggetto scelto poi si dovrà accollare il rischio di impresa e l’eventuale apporto di ulteriori risorse economiche destinate alle attività gestionali – la Fondazione si candida già da ora come protagonista per la sua gestione, “perché abbiamo forze e mezzi per farlo” afferma il suo presidente Virgilio Ambroglini. “Un traguardo ambizioso ma non impossibile – aggiunge il presidente –, anche alla luce di quanto di buono, a giudicare dall’attenzione e dall’interesse suscitato in un solo anno da parte di pubblico ed artisti per gli eventi targati Fondazione, è stato messo in piedi in poco tempo”. L’idea della Fondazione sembra essere anche una risposta all’idea della Regione Umbria, nelle parole della Presidente Marini, di trasformare Umbria Jazz in una Fondazione partecipata, e allestire all’interno del Turreno una spazio fisso proprio per la manifestazione del patron pagnotta.
6 milioni per 200 persone – Per la Fondazione l’idea principale è quella di mettere a fuoco il progetto con la realizzazione della “Casa della Musica”. “Questa pensiamo sia – sottolinea Ambroglini – la più grande occasione per la città e la regione, ma il tutto va gestito con la dovuta attenzione. La nostra preoccupazione è soprattutto quella della capienza. Da una prima ipotesi si parla di una ristrutturazione orientata per 800 posti. Secondo noi, per dotare Perugia di quell’auditorium cittadino tanto sperato e al passo con i tempi la capienza per il pubblico dovrà oscillare tra un minimo di 1.500 e un massimo realistico di 2.000 sedute. La casa culturale della città e della regione non può essere solo di 800 posti, altrimenti sarebbero soldi persi”. Secondo Ambroglini “sarebbe un investimento di oltre 6 milioni di euro, tra i soldi spesi per l’acquisto da privato dell’immobile e quelli messi già a bilancio per la ristrutturazione, che a poco servirebbe se si volesse invece fare un vero salto di qualità nel settore del pubblico spettacolo”. La “Casa della Musica” al Turreno dovrà essere, sempre secondo la Fondazione, una struttura permanente aperta tutto l’anno dove si possa realizzare un Centro Musicale Europeo per produzioni musicali. Per intercettare finanziamenti europei e per poter realizzare produzioni importanti la capienza è un fattore determinante.
Per questo motivo la Fondazione “SergioPerLaMusica” invita tutti, operatori culturali, festival, istituzioni, cittadini, media, ad un prossimo imminente dibattito per impostare una seria discussione pubblica anche per “indirizzare” nel modo giusto e per il bene della città, in primis, la commissione tecnica e di indirizzo del progetto di riqualificazione che dovrà costituirsi come stabilito dal protocollo d’intesa entro la fine di agosto. Una possibile data del confronto pubblico potrebbe essere quella del 29 settembre 2015, proprio al Turreno e ad un anno preciso da quella straordinaria apertura durante la quale è stata presentata alla città la allora nascente Fondazione.
La Fondazione “SergioPerLaMusica”, con le parole di Ambroglini, ha espresso poi “grande soddisfazione per il traguardo raggiunto e per il lavoro svolto finora da istituzioni ed enti che si sono prodigati”. “Rivendichiamo con orgoglio – tiene subito a precisare Ambroglini – il ruolo svolto come Fondazione per avere rimesso l’aspetto culturale al centro del dibattito sul futuro da dare al Turreno, quando ormai si parlava di parcheggi e paninoteche”. Un primo risultato, dopo le sollecitazioni anche da parte della Fondazione, era stato raggiunto alcuni mesi fa con il riconoscimento della struttura in piazza Danti come bene culturale da salvaguardare. Ora, a far seguito, è arrivato anche questo protocollo che detta le prime linee di indirizzo. La Fondazione infatti era riuscita a far riaprire il Teatro Turreno, seppur per una sera, dopo anni di chiusura: il 29 settembre scorso nella sala del cinema sono stati presentati pubblicamente sia l’embrione della Fondazione, diventata poi in quasi 12 mesi una struttura forte e solida, sia gli obiettivi del suo progetto musicale e culturale da dedicare all’Umbria.
Intanto la Fondazione già guarda avanti e sta lavorando per portare Tom Waits a Perugia nel 2019. Si pensa infatti ad una ipotetica apertura tra quattro anni di questo scrigno di cultura e musica con l’esibizione di un artista straordinario che ancora manca nella lunga lista di grandi musicisti che sono passati da queste parti.