“Richiesta di disciplina e regolamentazione della costruzione di ‘case sugli alberi’ a fini turistici e ricettivi”. E’ questo l’oggetto della curiosa mozione presentata al sindaco di Gubbio da parte dei consiglieri comunali Riccardo Biancarelli (Liberi e Democratici), Mattia Martinelli (Scelgo Gubbio) e Francesco Zaccagni (Socialisti Civici e Popolari).
L’atto, che dunque verrà presto discusso in Consiglio comunale, nasce dopo che, durante le osservazioni sulla parte strutturale del Prg discusse nella Seconda Commissione permanente, alcuni proprietari avevano richiesto “la possibilità di realizzare alloggi sopraelevati dal suolo ed integrati alla vegetazione“, appunto ‘case sugli alberi’, “per venire incontro ad un ampliamento dell’offerta turistica e ricettiva della propria attività“.
Le case sugli alberi, in effetti, costituiscono una solida realtà in ambito turistico in molte parti del Paese, in particolare nelle regioni alpine, dove risultano peraltro molto richieste per un soggiorno a stretto contatto con la natura; di norma hanno una superficie utile inferiore ai 30 metri quadri e vengono costruite interamente in legno o materiali biocompatibili e non vanno in alcun modo ad influire negativamente sullo sviluppo arboreo, né vanno ad alterare la permeabilità dei terreni; risultano poi staticamente indipendenti dall’albero sul quale si trovano, poggiando a terra tramite pilastri in legno, nel pieno rispetto delle norme tecniche vigenti.
Per i tre firmatari della mozione “rappresenterebbero sicuramente un modo per avvicinare alla natura intere famiglie, offrendo, soprattutto ai bambini, un’alternativa e piacevole forma di alloggio temporaneo, integrandosi perfettamente con l’idea di sviluppo sul territorio comunale del turismo ecosostenibile“.
Citando anche un Regolamento approvato dal Comune di Spoleto nel 2018, che disciplina la realizzazione delle case sugli alberi per l’offerta turistico ricettiva, Biancarelli, Martinelli e Zaccagni impegnano quindi sindaco e assessori competenti “ad attivarsi affinché gli uffici comunali di riferimento, dopo avere effettuato tutte le dovute verifiche tecniche, producano a loro volta un regolamento adeguato ai fini della disciplina e regolamentazione della costruzione di questi particolari alloggi“.