A Pasqua i primi segnali, a maggio e giugno la conferma che il turismo in Umbria ha imboccato la via di una decisa ripresa e di un progressivo allineamento ai buoni risultati del 2016, nei mesi precedenti il terremoto. Una indagine Federalberghi Confcommercio Umbria tra un campione significativo di strutture ricettive associate di tutta la regione evidenzia il consolidarsi di un trend incoraggiante: il confronto 2018/2017 riferito ai mesi di maggio e giugno è positivo per il 50% degli intervistati, stabile per il 23%, negativo per il 22%.
Anche il tasso di occupazione medio nei due mesi considerati è confortante: per metà del campione è stato superiore al 50%, per un 10% superiore al 75%, per il 35% tra il 25 e il 49%, appena il 5% ha avuto un tasso di occupazione inferiore al 25%.
Inoltre per il 70% delle strutture il tasso di occupazione è aumentato rispetto al 2017 con oscillazioni variabili tra il 10% e il 50%. Più significativo ancora il confronto con il 2016; oltre il 54% delle strutture ha registrato un aumento del tasso di occupazione tra il 10% e il 49% rispetto al periodo pre-terremoto.
Buona la permanenza media: per il 57,5% del campione è stata di 2 giorni, per il 12,5% addirittura superiore a 3 giorni, quindi oltre la media umbra.
Tra i turisti italiani, che sono la grande maggioranza, metà circa proviene dal Lazio (52,5%), seguito da Lombardia (17,5%) e Campania (15%); tra gli stranieri, dominano gli Stati Uniti (30%), poi Germania (15%), Regno Unito (10%), Francia (7%).
Infine le previsioni degli operatori per luglio-agosto 2018 rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso: si aspetta un miglioramento il 40% degli intervistati, il 47,5% pensa che la situazione sarà analoga al 2017.
“Il trend favorevole è un elemento confortante, ma dobbiamo e possiamo fare meglio”, sottolinea il presidente di Federalberghi Umbria Vincenzo Bianconi. “L’obiettivo per i mesi di maggio e giunto è raggiungere una occupazione media almeno del 70%, per compensare i mesi meno favorevoli. Il prodotto Umbria ha le potenzialità per raggiungere questi standard. Vanno però fatti ulteriori investimenti per migliorare l’offerta rivolta alle famiglie, il target più interessante per la nostra regione. Le strutture ricettive sono pronte ad investire, ma vogliono la garanzia di essere tutelate da fenomeni distorsivi del mercato, come l’abusivismo e la concorrenza sleale”.
“Le iniziative tematiche e gli eventi – aggiunge Simone Fittuccia, presidente Federalberghi della provincia di Perugia – confermano di essere un volano importante per il movimento turistico in Umbria. Accanto agli appuntamenti tradizionali e di fama consolidata – come Umbria Jazz e il Festival dei Due Mondi – riscuotono sempre più gradimento le iniziative che promuovono l’immagine dell’Umbria come terra di turismo sostenibile, legato alla bellezza del territorio e alla sua godibilità. Un esempio è il successo di prenotazioni per la Spoleto-Norcia in mountain bike, in programma l’1 e 2 settembre, a cui quest’anno tra l’altro parteciperanno anche rappresentanti delle Associazioni di diabetici provenienti da tutta Italia e anche dall’Europa, convenuti a Spoleto grazie ad un progetto Erasmus Plus presentato dal Comune. Le presenze così numerose non solo hanno riempito le strutture di Spoleto, ma diversi ospiti alloggeranno presso alberghi dei comprensori limitrofi”.
Anche il commento di Stefano Martucci, presidente Federalberghi della provincia di Terni, è improntato all’ottimismo: “Il dati raccolti in questi ultimi giorni fanno davvero ben sperare anche per il comprensorio del Ternano, e per l’Orvietano in particolare, dove è nutrita la presenza di stranieri. Un minimo di scarto rispetto ai mesi del 2016 antecedenti al terremoto probabilmente rimarrà, ma la strada della ripresa è stata imboccata e si sta consolidando”.