Truffava noti imprenditori di Spoleto spacciandosi per facoltoso uomo d’affari – Alla sbarra un 47enne - Tuttoggi.info

Truffava noti imprenditori di Spoleto spacciandosi per facoltoso uomo d’affari – Alla sbarra un 47enne

Redazione

Truffava noti imprenditori di Spoleto spacciandosi per facoltoso uomo d’affari – Alla sbarra un 47enne

Mer, 10/04/2013 - 23:04

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Jacopo Brugalossi

E’ finita nella aule di giustizia del tribunale di Spoleto la corsa di due aspiranti “maghi della truffa” che a più riprese, nell’arco del 2007, avrebbero raggirato diversi imprenditori e professionisti spoletini, tutti molto conosciuti in città. Con un modus operandi semplice ma efficace, un uomo di 47 anni originario della provincia di Siena e una donna di 53 residente a Spoleto avevano messo a segno truffe per quasi 200mila euro, prima che le forze dell’ordine smascherassero il loro gioco.

Modus operandi – Nella maggior parte dei casi, il 47enne si sarebbe presentato alle sue vittime come un facoltoso uomo d’affari, millantando importanti conoscenze strategiche in ambito politico ed economico in seno a due “colossi” come Unipol e Monte dei Paschi di Siena. Poi, avrebbe prospettato agli ignari imprenditori vantaggiosissimi affari nel loro specifico ambito, richiedendo un consistente anticipo in denaro. Così, al titolare di una nota impresa di costruzioni avrebbe falsamente prospettato una partecipazione vittoriosa ad un appalto per l’allestimento di numerose filiali della banca Monte dei Paschi di Siena, facendosi consegnare in anticipo 21mila euro per le spese di procedura e la stipula di una polizza fideiussoria. Un raggiro analogo sarebbe stato commesso nei confronti di un noto imprenditore spoletino del settore oleario, a cui in cambio di un anticipo di 10mila euro era stata prospettata la partecipazione ad un appalto per la fornitura di olio a diverse pubbliche amministrazioni. In questo caso in particolare, al fine di rendere più credibile la storia, la coppia avrebbe addirittura millantato di possedere un lussuoso ristorante a Cortona.

La truffa sportiva – Stando al quadro accusatorio, i novelli geni della truffa avrebbero “fatto visita” tra l’ottobre e il novembre del 2007 anche ai dirigenti della Voluntas, la più importante società calcistica del territorio, inscenando contatti telefonici diretti col presidente del CONI in persona e prospettando finanziamenti a fondo perduto per svariati milioni di euro per la realizzazione di nuovi impianti sportivi. Tutto questo previo anticipo di 21mila euro per le solite spese di procedura e di stipula della fideiussione. Ma delle nuove infrastrutture, ovviamente, nemmeno l’ombra.

I fondi inesistenti – L’uomo avrebbe agito in più di un occasione per conto proprio. Come quando avrebbe contattato un noto professionista spoletino prospettandogli la disponibilità di fondi in un conto corrente di una banca londinese, sul quale traeva un assegno di 80mila sterline invitando la vittima a consegnarli il corrispondente valore in euro. Il malcapitato fece tutto ciò che gli era stato richiesto. Consegnò al truffatore 22mila euro in contanti e 10 assegni bancari tratti su di un conto aperto appositamente e a sé stesso intestato, salvo poi scoprire che l’altro libretto, quello estero sul quale avrebbe dovuto trovare una ingente disponibilità finanziaria, risultava invece privo di fondi.

La proposta di matrimonio – Ma il suo “capolavoro” il truffatore lo avrebbe compiuto ai danni di una spoletina di 46 anni, a cui si sarebbe presentato come un ricco ereditiere, titolare di cariche politiche e proprietario di diverse auto di grossa cilindrata. La avrebbe corteggiata arrivando a chiederle di sposarlo, promettendole un posto di lavoro nella concessionaria di auto che aveva intenzione di aprire in località Madonna di Lugo presso un capannone di 3mila mq. In realtà, il suo scopo sarebbe stato quello di farsi consegnare dalla donna la somma di 11.600 euro come anticipo per l’acquisto all’asta di una BMW Serie 3. Il processo, che avrebbe dovuto aprirsi ieri di fronte al giudice Roberto Laudenzi e al pubblico ministero Roberta Maio, è stato rinviato al 15 ottobre prossimo. A difendere gli imputati sono gli avvocati Fabio Andreucci del foro di Montepulciano e Andrea Troiani del foro di Spoleto.

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