Claudio Bianchini
Erano stati nascosti in una vecchia casa cantoniera dell’Anas lungo il torrente i circa 300 pannelli fotovoltaici – dal valore di quasi 120 mila euro – trafugati nei giorni scorsi in una ditta a Giano dell’Umbria. Mercoledì notte i ladri si erano recati sul posto con un furgone per spostare il bottino ma hanno trovato i Carabinieri di Trevi che, dopo indagini e appostamenti, avevano individuato l’edificio e scoperto i pannelli. Sono ora in stato di fermo – in attesa della convalida dell’arresto – due uomini di nazionalità marocchina di 32 e 48 anni, accusati di ricettazione in concorso. Altri quattro connazionali sono stati denunciati in stato di libertà per lo stesso reato. Le indagini condotte dai militari trevani hanno permesso di individuare la casa cantoniera nei pressi all'interno della quale erano stati occultati i pannelli fotovoltaici. Gli appostamenti si sono conclusi mercoledì sera: lungo il sentiero era spuntato il mezzo, a fari spenti, da cui sono scesi i malviventi che, dopo avere coperto con un telo il furgone, hanno iniziato a caricare i pannelli. Uno dei nordafricani tra l'altro, era già stato individuato mentre cercava di imbarcarsi per il Marocco con un furgone carico proprio di pannelli fotovoltaici. La refurtiva è stata prontamente riconsegnata all’imprenditore di Giano dell’Umbria.