Troppo volatili soprattutto in ambito urbano, Comune corre ai ripari e stila obblighi per rallentare l'emergenza "Problema molto sentito da popolazione, unica strada è impedire di avere habitat dove possano vivere"
Citerna corre ai ripari contro l’emergenza piccioni. Vista l’eccessiva presenza di volatili, infatti, che peraltro aggrava le condizioni igienico-sanitarie e del decoro pubblico, l’amministrazione comunale ha ravvisato la necessità di attivare misure per favorirne l’allontanamento e contenimento in ambito urbano.
A tal fine, dopo aver già operato negli edifici pubblici, è stato intrapreso un iter per sensibilizzare la popolazione, promuovendo incontri e assemblee pubbliche con gli esperti della Asl e definendo, successivamente, una mappatura degli edifici privati in cui intervenire.
Il sindaco Enea Paladino ha così emesso un’ordinanza con la quale si vieta l’alimentazione dei piccioni e si indicano le misure idonee per impedirne la nidificazione e sosta in edifici disabitati. In particolare è obbligatorio mantenere pulite dal guano le aree private sotto fabbricati e strutture interessate dalla presenza di volatili, di schermare con apposite reticelle o altre modalità idonee ogni apertura di soffitte, solai, sottotetti, onde impedire l’accesso ai piccioni per il riparo e la nidificazione.
Nel caso di aree inedificate, edifici, manufatti, strutture in disuso o in corso di completamento, ma anche civili abitazioni che presentano pertugi, schermare e/o tamponare con adeguate reti o pannellature, ogni apertura, accesso o anfratto presente sugli immobili interessati dalla presenza di piccioni, sempre al fine di impedirne lo stazionamento e la nidificazione.
“Il problema è molto sentito dalla popolazione e, purtroppo, un’emergenza diffusa in tutta la vallata – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Paola Giannelli, che ha seguito tutto l’iter intrapreso – come Amministrazione comunale ci siamo mossi con tempismo e fattivamente, rilevando che in questo momento l’unica strada per contenere il numero di volatili è impedire di avere habitat e aree dove possano vivere, nidificare e riprodursi. Chiediamo quindi a tutti i cittadini massima collaborazione nell’arginare il problema”.