Tribunale Spoleto, "meglio 10km in più che 1 ora in cancelleria"/V.Ministro Costa chiude le polemiche - Tuttoggi.info

Tribunale Spoleto, “meglio 10km in più che 1 ora in cancelleria”/V.Ministro Costa chiude le polemiche

Carlo Vantaggioli

Tribunale Spoleto, “meglio 10km in più che 1 ora in cancelleria”/V.Ministro Costa chiude le polemiche

Avanti con progetto Cittadella Giudiziaria/On. Costa colpito dalla città garantisce nuovo personale/Avv. Finocchi strappa applauso al V.Ministro
Lun, 01/12/2014 - 23:52

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Il senso della visita odierna del Viceministro della Giustizia Enrico Costa a Spoleto è tutto racchiuso in quella sintetica affermazione con la quale lo stesso membro del Governo ha voluto lanciare un chiaro segnale alla città che si interroga in questi giorni sulle voci che vorrebbero nuovamente in discussione la neonata geografia giudiziaria che ha previsto per il territorio umbro 3 poli di cui uno, appunto, è proprio quello con base a Spoleto. Dice L’On. Enrico Costa, “Meglio fare 10 km in più che restare in attesa un ora in Cancelleria”.

Rapida chiusura dell’ intervento odierno del Viceministro ma lapidaria e giustiziera di una serie di incursioni di varia natura, una per tutte quella di Rossano Rubicondi responsabile dell’ufficio vertenze della Cgil, succedutesi in queste ultime ore proprio in coincidenza con l’arrivo in città di Costa. Un modo di creare sana e vecchia “disinformazia”, che mescola nello stesso calderone la cosidetta scomodità di spostarsi a Spoleto, con presunti problemi di ingolfamento degli uffici e negligenze dei magistrati coinvolti. Inutile ricordare a Rubicondi che se ci sono negligenze conclamate, il chè è  anche possibile, allora è forse il caso di rivolgersi ai magistrati competenti, con una denuncia circostanziata magari e non con un comunicato.

Su questo, e più specificamente sul ruolo ed il futuro del terzo polo giudiziario di Spoleto, si è svolto l’incontro di oggi presso la sala del consiglio comunale che per l’occasione ha sospeso i suoi lavori per accogliere il Viceministro e molte altre autorità istituzionali e militari oltre ad un nutrito numero di avvocati del foro di Spoleto, Todi e Foligno, tutti coinvolti nelle sorti della nuova realtà giudiziaria umbra.

Il pomeriggio di visita è iniziato alle 15 con un passaggio del Viceministro presso l’attuale Palazzo di Giustizia in C.so Mazzini e l’incontro con il Procuratore Capo, facente funzioni, Dott. Gennaro Iannarone che ha poi accompagnato il Ministro dal Presidente del Tribunale di Spoleto, la Dott.ssa Emilia Bellina.  L’On. Costa era in compagnia dell’Avv. Domenico Benedetti Valentini, dell’Avv. Salvatore Finocchi e dell’Avv. Paolo Feliziani ai quali si sono uniti il Sen. Stefano Lucidi e il Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli.

Dopo un rapido giro all’interno del palazzo a C.so Mazzini, seguendo un percorso pedonale, ci si è spostati verso Palazzo Leoncilli, passando per Piazza Pianciani, luogo individuato in un primo tempo come nuova sede per la Procura della Repubblica poi sostituito, anche su impulso della nuova amministrazione comunale a guida Cardarelli, da Palazzo Martorelli Orsini situato a pochissimi metri dall’arrivo del nuovo ascensore del parcheggio della Posterna. Un aspetto, quello della mobilità alternativa in via di ultimazione, molto apprezzato dal Viceministro, che ha voluto visitare una parte del cantiere dei parcheggi sottostanti prima di fare il suo ingresso in Palazzo Martorelli Orsini. Nel tratto che da Via Fontesecca portava verso il cuore del Centro storico di Spoleto, l’On. Costa non ha nascosto il suo gradimento per una parte della città ormai recuperata e che non nasconde agli occhi dei visitatori il fascino delle antiche acropoli umbre.

Come sono stati apprezzati anche i lavori in corso di ultimazione a Palazzo Martorelli Orsini che lasciano già intravedere lo sviluppo futuro degli uffici della Procura della Repubblica, ormai in via di trasferimento nello stesso palazzo, splendido esempio di recupero urbano.  Si concretizza quindi il sogno del Sindaco Cardarelli di realizzare una cittadella della Giustizia nel centro storico della città, grazie anche alla disponibilità del Procuratore Iannarone, che ha valutato positivamente il cambio di sede prospettato dal primo cittadino. Palazzo Leoncilli verrà comunque interessato allo stesso scopo, potendo ospitare molto presto la nuova sede del Giudice di Pace.

Di questo progetto ma anche della urgente necessità di rinforzare le fila del personale amministrativo dei vari uffici di giustizia si è poi discusso nell’affollato incontro in Consiglio comunale, dove molti sono stati gli interventi sul tema, coordinati dall’Avv. Domenico Benedetti Valentini che non ha mai perso occasione di ricordare gli sforzi fatti per ottenere che Spoleto non rimanesse fuori dalla nuova geografia giudiziaria durante la riforma del Governo Monti. Dopo il saluto del Presidente del Consiglio comunale, Giampiero Panfili e del Sindaco Cardarelli, che non ha mancato di ricordare gli sforzi economici della precedente e attuale amministrazione per investire su un progetto che consolida una intera città, la parola è passata ai protagonisti del mondo della Giustizia.

Il primo intervento  è stato quello della Dott.ssa Emilia Bellina, Presidente del Tribunale, che non ha nascosto al Viceministro tutto il peso che ha in questo momento guidare e motivare una macchina complessa come quella della giustizia nel terzo polo umbro. Sopratutto la mancanza di personale è il fattore che più umilia e non rasserena il lavoro di chi invece crede nella missione della Giustizia, sia esso magistrato o dipendente amministrativo.

Alle parole della Dott.ssa Bellina sono seguite quelle dell’Avv. Paolo Feliziani presidente dell’Ordine degli Avvocati di Spoleto, che ha svolto una dettagliata relazione sui carichi di lavoro di Spoleto sopratutto in rapporto a realtà diverse, come potrebbe essere quella di Terni, dove a parità di impieghi lavorativi  si trova però un numero di personale e magistrati quasi doppio rispetto alla città del Festival.

Molto attento all’ impatto del progetto sulla città e sulla sua coesione sociale, l’ intervento di Stefano Lucidi, Sen. Portavoce del Movimento 5Stelle, unico parlamentare cittadino ed umbro a difendere le ragioni di una nuova geografia giudiziaria che vede in Spoleto il terzo polo. “La cittadella della Giustizia e i Palazzi che ne fanno parte- sostiene Lucidi-  dimostrano quanto la città di Spoleto possa offrire anche a servizi che in altre città sono relegati in capannoni periferici. Avere un tribunale centrale, snello e logisticamente ben servito ha anche un ulteriore effetto, quello cioè di ottimizzare i costi della giustizia permettendo ai professionisti del settore migliori margini economici, potendo in questo modo offrire servizi ai cittadini a prezzi più competitivi”.

Concreto ma sopratutto duro e netto il ragionamento proposto dal Procuratore Capo, Dott. Gennaro Iannarone che non ha nascosto al Viceministro tutto il suo disappunto per una riforma mancata, anzi, che fallisce nella sua missione, proprio perchè frutto di una analisi strettamente tecnica e non mutuata dall’esperienza di chi lavora nella giustizia, considerazione peraltro non rivolta all’ On. Costa che di professione è avvocato e che conosce bene i problemi del settore. Il giudizio dunque rimane in capo alla riforma del Governo Monti ed è netto, mentre i tagli lineari successivi per Iannarone sono solo mortificazioni e non provvedimenti di risparmio. Il Procuratore racconta poi alla platea la sua esperienza di magistrato a Sant’Angelo dei Lombardi all’indomani della notizia che quella sede giudiziaria si sarebbe dovuta chiudere, “un clima da 8 settembre…silenzio persino negli uffici”, a voler ribadire il senso di smarrimento che una semplice chiusura fatta sulla carta provoca come ferita viva invece sul territorio. Una esperienza completamente mutata nel “caso Spoleto” dove il Dott. Iannarone ha potuto invece verificare l’efficacia di un accorpamento che però ha bisogno di nuova linfa tra il personale amministrativo e giudicante perchè  così com’è davvero non ce la fa più.

Il Capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Dante Andrea Rossi, prova invece nel suo intervento a ricucire un discorso istituzionale che non può vedere Spoleto solo accerchiata. Non è la prima volta che Rossi insiste sul tema del dialogo per le questioni di vitale importanza, ed ha le sue ragioni poichè di fatto, come anche sostenuto da Domenico Benedetti Valentini, la presenza costante nei luoghi di discussione non può essere sostituita solo dalla protesta o dalla manifestazione.

Chiude la fila dei protagonisti locali l’Avv. Salvatore Finocchi, Presidente della Camera Penale di Spoleto, che nel suo consueto stile oratorio, sempre efficace e caloroso, tanto da strappare al Viceministro Costa un applauso, intima bonariamente all’uomo di governo di non dimenticare ciò che ha visto, perchè frutto di passione e impegno, di buona volontà e sopratutto voglia di crescere. Finocchi ringrazia anche il sindaco Cardarelli e l’assessore Loretoni per l’accelerazione data al progetto della cittadella giudiziaria, citandolo come un esempio di  distinzione tra chi crede in ciò che fa e chi invece pretende di essere o avere solo per i numeri. Per Finocchi non conta dunque essere una piccola realtà territoriale se poi si dimostra invece di aver ben lavorato come nel caso del Palazzo di Giustizia dove fino ad ora nessun appunto può essere fatto.

Quando prende la parola per le conclusioni, il Viceministro Enrico Costa ha ben chiaro che la richiesta principale che gli viene fatta dalla città è di non essere abbandonata al fuoco di fila di chi vorrebbe stravolgere di nuovo ciò che invece ha dato segnali di efficienza. Tutto ciò lo si può fare in tanti modi, e l’On. Costa li usa tutti, o perlomeno quelli possibili in questo momento. Costa ricorda che Spoleto non può considerarsi  intoccabile ma che se i numeri sono quelli visti, non si ha nulla da temere. Se i progetti ed il sistema che ha potuto concretamente toccare con mano oggi vedrà la luce a marzo 2015, come da cronoprogramma, allora Spoleto sarà indubbiamente un punto di eccellenza e la riforma in qualche modo non avrà completamente fallito. Intanto a dicembre, al più tardi nei primi mesi del nuovo anno, partirà il bando per la mobilità da altre amministrazioni per rimpinguare le fila degli amministrativi.

E basterebbe già questo per capire che il Viceministro è piuttosto soddisfatto di quello che ha visto ed attende  anche ciò che verrà. Se non fosse che per chiudere l’incontro, da politico esperto, ma anche da avvocato che conosce le cose dall’interno, Enrico Costa  lascia il suo sigillo, che chiude in un sol colpo tutte le polemiche possibili sul terzo polo giudiziario, o perlomeno tutte quelle che non hanno a che fare con fatti concreti. “Meglio fare 10 km in più che restare in attesa un ora in Cancelleria”.

Le schede sui due palazzi interessati dai lavori di ristrutturazione:

PALAZZO LEONCILLI
Si sta procedendo ad affidare un intervento di completamento funzionale dei piani secondo e terzo, nonché la realizzazione dell’ascensore interno connesso ai lavori della mobilità alternativa, per un costo complessivo di Euro 160.000,00 finanziati con fondi comunali.
Gli spazi che saranno disponibili al termine dei lavori sono di ca. 457,00 mq, ed il termine degli stessi è previsto nel mese di Aprile 2015.

PALAZZO MARTORELLI ORSINI
I lotti attualmente in lavorazione prevedono un costo complessivo di ca. 2.448.085,39 euro finanziati sia con fondi comunali, sia con fondi POR-FESR 2007-2013 (PUC2), sia con fondi del Ministero dell’Ambiente e Territorio; al termine degli stessi, previsto per il 19 Marzo 2015, si avranno a disposizione uffici e spazi comuni per ca. 1.113 mq.

Riproduzione riservata

(modificato 03-12-2014)

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