Nella giornata di ieri, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto il previsto incontro con la società Treofan/Jindal per la delicata vicenda relativa ai lavoratori degli stabilimenti di Terni e Battipaglia, ma i vertici dell’ azienda non si sono presentati al tavolo, concedendo solo un collegamento via Skype con Jain Deepak.
“Una interlocuzione sterile attraverso un filtro di seconde linee dell’azienda senza alcuna possibilità di decidere” – commentano i sindacati – che da questo incontro si attendevano risposte concrete e positive rispetto alla ripartenza immediata dello stabilimento di Battipaglia. Come, invece, appreso dallo stesso Deepak, con un ruolo di semplice portavoce, che la Treofan/Jindal sta ancora valutando il portfolio e, al momento, non sono ancora in grado di fornire notizie sulla ripartenza del sito di Battipaglia.
“Tutto ciò continua ad essere fortemente inaccettabile – sottolineano i sindacati – e la metodologia utilizzata da Treofan/Jindal nei confronti delle Organizzazioni Sindacali e dei vertici Ministeriali non è più tollerabile. Il livello dei problemi e della interlocuzione meriterebbero ben altra attenzione e rispetto da parte della società”.
Un atteggiamento definito “sprezzante” dalle sigle sindacali, che sta crerando gravi disagi soprattutto a Battipaglia dove i lavoratori sono in attesa di conoscere il loro futuro dal 18 dicembre, data in cui si è deciso di non far più arrivare le materie prime, costringendo i lavoratori al presidio permanente di fronte alla fabbrica da oltre 20 giorni.
“Inammissibile quanto accaduto durante l’incontro avuto il giorno 8 gennaio in cui, mentre si discuteva del futuro degli stabilimenti Italiani, nelle società si continuavano a spostare produzioni, verso la Jindal e verso lo stabilimento tedesco della Treofan. Tutto ciò profuma quasi come una sfida, alladinità dei lavoratori del nostro paese. In risposta a tutto quanto sopra esposto, contiunerà la moblitazione dei lavoratori, attraverso il presidio permanente a Battipaglia.” – tuonano i sidacati.
Le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di concerto con le confederazioni Cgil, Cisl e Uil di Salerno indicono una manifestazione da tenere nei prossimi giorni, con la mobilitazione ed il coinvolgimento dei lavoratori e delle rappresentanze del territorio. al fine di denuciare il comportamento irrispettoso nei confronti del nostro paese non escludendo una manifestazione presidio presso l’ambasciata indiana a Roma
“Esprimiamo ancora una volta tutta la nostra preoccupazione su questa vicenda, dove l’ennesima multinazionale con una mano raccoglie lauti investimenti pubblici, e con l’altra tenta di cancellare insediamenti industriali e lavoro”.
“Il nostro e’ un paese manifatturiero e non puo’ continuare a vedere depauperato il proprio patrimonio industriale – concludono i sindacati – e ci opporremo con ogni mezzo utile a respingere ogni attacco della jindal, attivando qualsiasi strumento necessario alla salvagurdia del nostro lavoro e del nostro futuro, ed incontreremo nuovamente l’azienda solo alla presenza dei massimi vertici aziendali, che siano in grado di prendere decisioni”.