Aperto lo stato di agitazione alla Treofan di Terni. La Rsu dello stabilimento di Treofan Terni, “nonostante tutti gli sforzi fatti per addivenire a soluzioni condivise e per ottenere riscontri su tematiche fondamentali per la normale operatività del sito, è costretta a denunciare l’assoluta difficoltà di ogni qualsiasi forma di relazione sindacale, a causa di una mancanza di potere decisionali anche su punti importanti come sicurezza e manutenzione“. Così le rappresentanze sindacali unitarie.
“Non da meno – evidenziano – la situazione mai voluta affrontare relativa alla mancanza di asset adeguato al recupero degli scarti. Non è stata neanche ufficializzata la nuova struttura aziendale di Terni”. In sostanza, “non si è rispettato nessuno dei punti del ‘piano industriale’ presentato al MISE nel Marzo 2019, in particolare il Mix produttivo e Volumi”.
Le Rsu osservano: “Siamo venuti a conoscenza che gli altri stabilimenti del gruppo marciano regolarmente, mentre Terni, definito più volte ‘strategico’, ha il suo impianto principale (laccatrice) che negli ultimi 5 mesi ha effettuato numerosi fermi per mancanza di ordini. A causa di quanto sopra detto e dell’assenza di un reale progetto per Terni, la RSU Treofan Terni dichiara da subito l’apertura dello stato di agitazione”.
“Vista la situazione sopra descritta”, le Rsu chiedono la propria presenza durante l’incontro al Mise previsto per oggi (15 maggio) “per capire quali siano le effettive intenzioni rispetto lo stabilimento”.