I trentenni italiani come buoi in attesa del macello, questo il tema lungo il quale si dipana l’opera in scena venerdì 30 marzo al Teatro Subasio di Spello. Per la stagione di teatro contemporaneo organizzata da Fontemaggiore, andrà in scena InFactory, del giovane artista pugliese Matteo Latino.
InFactory è lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2011, il più importante concorso italiano dedicato alla scoperta e al sostegno delle giovani compagnie che si dedicano alla ricerca teatrale. Fontemaggiore da sempre dà spazio nelle sue stagioni agli artisti provenienti da questo formidabile “osservatorio del nuovo”, da cui sono usciti artisti come Emma Dante o Babilonia Teatri.
InFactory è una metafora: i trentenni italiani come buoi a stabulazione fissa prossimi al macello, destinati a diventare carne in scatola. A stabulazione fissa, cioè allevati in recinti piccolissimi e costretti all'immobilità totale. Una favola che attraverso l'energica ripetizione delle parole e delle azioni fisiche è in grado di restituire quella sensazione di staticità che caratterizza spesso i giovani, facendoli sentire vitelli nelle metropoli. Incapaci di una qualsiasi ribellione. Lo spettacolo di Matteo Latino fotografa e racconta lo spaesamento dei puledri italiani del teatro, e non solo. Figlio di una Puglia di agriturismi, allevamenti e mozzarelle, Matteo Latino seleziona le molecole del suo vissuto, le incrocia a personali letture di visioni, combina tarantelle e sonorità techno. Poi indica, ma per accenni, il senso del proprio lavoro e lascia che lo spettatore congiunga i punti. Un lavoro ben costruito e toccante, per chi si lascia toccare.