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Treno deragliato ad Umbertide: si contano i danni. Dimessa anche l'ultima persona ricoverata

Redazione

Treno deragliato ad Umbertide: si contano i danni. Dimessa anche l'ultima persona ricoverata

Mar, 09/04/2013 - 10:07

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All'indomani dell'incidente ferroviario avvenuto ieri mattina all'alba sulla tratta tra Sansepolcro e Perugia, vicino Montecastelli, comincia la conta dei danni. Ad essere interessate prima di tutto le istituzioni, accanto a Fcu (Ferrovia Centrale Umbra). Le cause del deragliamento sono ormai chiare: è stata la frana sui binari, proprio all'uscita da una galleria, a costringere il macchinista a frenare il più possibile, di fronte alla consistente massa di terreno e pietre, franata dal muro di contenimento al lato destro della ferrovia. L'incidente è avvenuto poco prima delle 6.30 tra Montecastelli e Trestina, ma chi guidava il treno è riuscito solo in parte a scongiurare il peggio. Delle due carrozze, una e' rimasta sui binari mentre l'altra si è adagiata su un fianco. E' un miracolo se la tragedia è stata solo sfiorata: ventitre passeggeri, tra studenti e pendolari, sono rimasti feriti e trasportati negli ospedali di Umbertide e Città di Castello, alcuni solo per la gran paura. Quindici di loro sono arrivati in ospedale con codice verde (condizioni poco critiche) e otto con codice giallo (condizioni mediamente critiche), e poche ore dopo sono stati tutti dimessi con prognosi di guarigione da sette a 15 giorni.

I feriti – Intanto ieri pomeriggio, intorno alle 18, è stata dimessa anche l'ultima donna rimasta ferita a causa del deragliamento. A comunicarlo è la Usl Umbria 1. La donna era ricoverata in 'Osservazione breve' al pronto soccorso dell'ospedale di Città di Castello. Dei 23 feriti, solo cinque erano stati ricoverati dopo le prime cure dei sanitari: gli altri quattro pazienti erano stati dimessi già tra la mattina e il primo pomeriggio. In totale, sono stati trasportati e presi in cura 11 pazienti nel nosocomio di Umbertide e 12 in quello tifernate. Si tratta di diciassette adulti di sesso femminile e sei adulti di sesso maschile, quasi tutti residenti nei Comuni di Città di Castello e Umbertide; fanno eccezione un cittadino residente a Perugia, un residente a San Giustino e un residente ad Apecchio. Per la tipologia dell'’evento e per il presumibile impatto emotivo, per i casi più significativi, la direzione del dipartimento di salute mentale della Usl di Città di Castello ha poi messo a disposizione un supporto psicologico da parte di medici specialisti, disponibile al numero 075 8509346, attivo dalle ore 9 alle ore 13.

Le polemiche – Scongiurate più gravi conseguenze, non sono mancate le polemiche, in particolare dal mondo della politica, relative ai problemi di dissesto idrogeologico. Il problema frane in Umbria comincia a riecheggiare spesso negli ultimi periodi, anche a causa delle tante pioggie che hanno interessato tutto il territorio ed in seguito alle recenti frane a Foligno, con la chiusura, ancora in atto, della strada Flaminia, e a Nocera Umbra. Scatta la polemica anche in merito alla manutenzione di mezzi e linee della Fcu, per un totale di 157 chilometri da Sansepolcro a Terni, gestita dall'azienda regionale del trasporto pubblico Umbria Mobilità. Un dissesto ''aggravato da una cementificazione sconsiderata'', ha detto il consigliere provinciale dell'Udc Maurizio Ronconi.

La tratta – Mentre sul sito di Umbria Mobilità non appare alcun comunicato riguardo a quanto accaduto, la pagina web della Regione Umbria ci spiega che città come Umbertide e Città di Castello siano considerate stazioni importanti, dal punto di vista dell'integrazione del territorio. La velocità massima attualmente consentita, alla quale viaggiano i treni della Fcu, è di 90km/h. “Le tratte della linea FCU – si legge ancora – sono tutte a scartamento ordinario, armate con rotaie tipo 50 UNI e, già dal 1957, completamente elettrificate e alimentate a 3000 V cc. Nonostante tali impianti dagli anni ottanta la FCU utilizza materiale rotabile diesel del tipo Aln 776”.

Le responsabilità – “Il grave fatto capitato a Montecastelli di Umbertide – affermano intanto in una interrogazione urgente il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli eil Consigliere Provinciale del Pd Gianfranco Becchetti – con il deragliamento di un treno della Ferrovia centrale umbra provocato dal crollo di un muro di contenimento posto all’uscita da una galleria, avrebbe potuto avere ben altro esito. La causa scatenante dell’evento è la presenza di uno smottamento a monte della sede ferroviaria, evento questo che deve preoccupare le competenti autorità anche per il tempo a venire”. Per questo Baldelli e Becchetti chiedono alla Giunta Provinciale di sapere: “quali competenze ha la Provincia in ordine alla fase di risanamento dell’area interessata dall’evento; in presenza di tali competenze, quali passi l’Ente Provincia intende compiere, di concerto con la Regione Umbria e con i soggetti competenti, per giungere in tempi ragionevoli ad un risolutivo intervento che metta in sicurezza l’area in maniera solida e duratura”. (Ale. Chi.)

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