Perugia

Treno a S. Anna: “Bene, ma il servizio è insufficiente”

Torna il treno sulla linea Fcu da Ponte San Giovanni alla stazione Sant’Anna, nel cuore di Perugia. “Si tratta di una notizia indubbiamente positiva – commentano in una nota il Circolo Legambiente Perugia e Valli e del Tevere e FIAB Perugia Pedala – ma c’è poco da esultare”.

Che evidenziano: “Benché sia stato fatto un raddoppio selettivo dei binari e sia stata elettrificata la linea, al momento nei fatti il servizio riprenderà esattamente dal punto in cui era stato interrotto 5 anni fa: l’orario è esattamente lo stesso di allora (!), con appena 10 coppie di treni al giorno, concentrate per lo più nelle ore di punta (appena 4 nei giorni festivi); il raddoppio selettivo quindi al momento non serve a nulla”.

Anche l’elettrificazione della rete, viene sottolineato, entrerà in vigore progressivamente, “ma ancora non è dato sapere con quali tempi e per quali ragioni. Continueranno perciò a transitare i vecchi inquinanti treni diesel”.

“Siamo ben lungi – continuano le associazioni – da quel servizio di ‘metropolitana di superficie’ più volte annunciato, anche dalle precedenti amministrazioni, e che sarebbe una soluzione valida per alleggerire il traffico automobilistico. Un servizio metropolitano efficace dovrebbe offrire una copertura oraria capillare, con corse ripetute e ravvicinate, in particolare negli orari di punta ma tale da coprire l’intero arco del giorno, comprese possibilmente le fasce serali e notturne: questo vorrebbe dire puntare sul TPL in modo strategico e non residuale, rendendolo il perno centrale nel sistema di mobilità”.

Legambiente e Fiab propongono di riconsiderare tutto il sistema di mobilità alternativo all’auto in maniera integrata. “Altrimenti anche una frequenza maggiore dei treni – evidenziano – potrebbe risultare insufficiente, se alle stazioni di partenza e di arrivo non ci fosse la possibilità di muoversi facilmente, velocemente e in sicurezza senza l’auto, ossia con bus, in bici e a piedi”.

Le due associazioni chiedono di programmare e non di incrementare il servizio in caso di interesse sulle corse: “Questo è esattamente l’errore da non commettere e che invece purtroppo si rischia sempre di correre nella gestione del TPL: se si offre un servizio scarso, la gente non lo utilizzerà, e questo si trasforma nell’alibi per non migliorarlo e incrementarlo. Il TPL funziona al contrario rispetto al normale mercato: è l’offerta a creare la domanda”.

“La stessa inter-modalità treno-bici – proseguono le due associazioni – al momento è ridicolmente penalizzata, con la necessità di prenotare il servizio via mail almeno tre giorni prima (!): “si tratta di un tema che poniamo subito sul tavolo con l’augurio di arrivare a una diversa soluzione, perché non è certamente così che si incoraggia la modalità sostenibile e si penalizza pure l’utilizzo turistico”, proseguono le due associazioni. Insomma, di positivo per ora c’è il solo fatto che la tratta riapre, ma sono passati ben 5 anni e mezzo e siamo come prima in quanto a servizio scarso offerto”.

Il Circolo Legambiente Perugia e Valli e del Tevere e FIAB Perugia Pedala auspicano “che questo sia davvero solo l’inizio di un percorso per favorire realmente la mobilità alternativa e non certamente il punto d’arrivo”.

(nella foto uno degli ultimi treni alla stazione di Sant’Anna, prima dello stop per i lavori)