Trasporto disabili, confronto associazioni-assessore in 2 Commissione dopo sospensione delibera - Tuttoggi.info

Trasporto disabili, confronto associazioni-assessore in 2 Commissione dopo sospensione delibera

Redazione

Trasporto disabili, confronto associazioni-assessore in 2 Commissione dopo sospensione delibera

Vertice a Palazzo Spada, associazioni chiedono proroga appalto e sospensione delibera per 6 mesi
Mar, 02/04/2019 - 10:34

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Dopo il clamoroso ribaltone in consiglio comunale sulla delibera relativa al trasporto dei disabili, ieri mattina, in 2° commissione, c’è stata l’audizione con i rappresentanti della associazioni. Tra i presenti l’associazione Aladino, Angsa Umbria, Sos opere sociali, Aice Umbria, Unasam Terni e  le sigle sindacali Fp, Cigl, Fiscat, Cils. Una audizione che ha visto anche la pressenza dell’assessore al Welfare Marco Celestino Cecconi. Inizia così quel percorso condiviso che, forse, era necessario avviare prima della delibera e non a giochi fatti. Ma a riportare le cose nel loro naturale corso ci ha pensato il consiglio comunale che, la scorsa settimana, ha deciso di sospendere la delibera per un approfondimento in 2 Commissione.


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L’Associazione Aladino, rappresentata da Morena Fiorani ha spiegato i motivi che hanno spinto le associazioni alla protesta: “Gli associati sono 85 e quelli interessati 15. La nostra associazione è venuta a conoscenza della delibera dopo la pubblicazione. Non abbiamo condiviso la delibera. La riunione si è tenuta dopo, lì è emersa la necessità del ritiro della stessa. Grave il non coinvolgimento che non tiene conto delle necessità della presenza  di un accompagnatore. Il volore dei voucher varia da un minimo di 75 a 100 euro a seconda dell’Isee. Attualmente il servizio costa 270 euro. Non sono stati calcolati il costo del conducente e il trasportatore. Le famiglie quindi dovrà aumentare il costo. Il trasporto sarà svolto da gestori privati che possono decidere chi far salire. Le famiglie saranno lasciate da sole a trattare con il privato. La modalità di gestione non garantisce la tranquillità delle famiglie, la percorrenza, il numero delle persone. Non è stata inserita una commissione nella delibera. Chi effettua il trasporto deve farlo per tutti in forma singola o associata. L’ente pubblico deve pretendere un fac simile che contenga gli standard che tutelino tutti gli utenti. Chiediamo il ritiro della delibera e un incontro con tutte le associazioni in modo da trovare insieme delle soluzioni”.

Le stesse posizioni e osservazioni sono stato condivise da Maria Briziani, dell’Angsa e Annalisa Marrone, dell’Unasam che aggiungono due domande chiave “Come prenoto il servizio? A chiamata?”. 

Angelo Bianco, in rappresentanza di Insieme per te e Delfina Dati per Afad hanno confermato le perplessità di tutte le associazioni presenti a hanno richiesto una Commissione di controllo, così come la Unmil , rappresentata da Gianfranco Colasanti: “Condivido l’intervento di Delfina Dati. Vogliamo una commissione di verifica per il controllo del servizio. Abbiamo chiesto la presenza di una seconda persona. Il servizio deve avere un assistente qualificato e dobbiamo sentirci garantiti dalla professionalità. L’assessore ha recepito le nostre istanze. C’è un tesoretto che deve assolutamente rimanere per i trasporti. Mi auguro che gli scontri finiscano qui e chiedo che la commissione entrerà in merito. Non calate più delibere dall’alto perché non siamo più disposti di metterci intorno ad un tavolo. Anche le associazioni dovrebbero smettere di farsi la guerra. Dovremmo tutelare gli stessi interessi”.

Franca Cecconi di Agorà: “Io sono un familiare di un ragazzo disabile. Parlo perché sono portatori di un interesse diretto. Solo chi ha una persona disabile in casa può capire. Vorrei parlare con quei signori che decidono senza sapere cosa vuol dire non avere sostegni. Ci sono persone che hanno bisogno di molto aiuto. Anche adesso questo impegno di dover affrontare da soli, vaucher, impegni e cose del genere. Chi parla dovrebbe sapere cosa intendiamo. Gli aiuti che abbiamo li dobbiamo saper sfruttare. Questi ragazzi sono penalizzati e non dobbiamo tornare indietro ma andare avanti”.

Per le associazioni hanno concluso gli interventi l’Impresa sociale Agire con responsabilità, rappresentata da Yari Lupattelli e Carla Paladino in rappresentanza della Fish Umbria. Si sono poi succeduti gli interventi di tutte le forze politiche e, in chiusura, la replica di Marco Celestino Cecconi assessore al Welfare: “Rimando al mittente per intero il fatto che non ci sia stato incontro. Non è vero.  La delibera parla di personalizzazione di progetti. Abbiamo valutato ogni virgola, l’abbiamo guardata mille e mille volte. Ci sono degli allegati che riguardano singoli cittadini e fornitori di servizio. Parliamo dei fornitori di servizio. Nell’allegato vengono descritte diverse tipologie di trasporto perché si è tenuto conto nella stesura. L’impianto è stato fatto con mille attenzioni. Singolo o multiplo e compresenza di più persone con presenza di accompagnatore. Personalizzazione di orari. Tiene conto della concorrenza che è un elemento imprescindibile nella libertà di scelta delle società occidentali. I portatori di diritto vengono al primo posto. Gli uffici li chiameranno uno per uno e illustreremo come fare in ogni passaggio. Le somme dei voucher – precisa l’assessore – sono un aspetto delicato e abbiamo aperto un approfondimento. Vorrei che fosse chiaro che i conteggi fatti sono oggetto di approfondimento e lasciati alle competenze di altri”. 

L’ultima replica è lasciata alle associazioni, prima con Carla Paladino: “Vorrei chiarire il concetto di libertà di scelta solo se la possibilità di scelta è tra due opzioni. Se al voucher non c’è altra possibilità non vedo quale altra scelta dovrebbe fare il soggetto. Chi si propone come gestore del servizio deve garantire in toto il servizio stesso. Il costo non è fisso ed è arbitrario e secondo me andrebbe fissato. Riguardo alla commissione garanzia e controllo andrebbe allargato ad ogni centro e ad ogni associazione”.

Conclude Morena Fiorani di Aladino: “Prima di tutto noi abbiamo fatto grandi battaglie per la vita indipendente anche con le passate amministrazioni. Il problema più grande è che i nostri figli sono lasciati da soli se non in carico ad assistenti sociali di distretto. Siamo per chiedere proroga dell’appalto e ritiro della delibera, con  6 mesi di sospensiva”.

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