Genitori già esasperati ad un mese dall'inizio della scuola, clamoroso il caso del "doppio abbonamento" | Le testimonianze di alcuni genitori
Trasporti scolastici nell’Altotevere umbro-toscano: ad un solo mese dall’inizio delle lezioni, regna già il caos, tra corse soppresse, studenti appiedati e altri disagi.
“L’autobus non passa più qui”
Tanti i genitori che lamentano una situazione davvero al limite. Arriva da San Giustino, ad esempio, una delle problematiche che riguarda moltissimi studenti che devono raggiungere i plessi di Città di Castello o della provincia di Arezzo (Sansepolcro, Pieve Santo Stefano, Anghiari), ovvero la soppressione della corsa che passa per le frazioni di Lama, Celalba e Pitigliano.
“I ragazzi – dice una mamma – devono essere accompagnati alla Stazione dove, a distanza di 5 minuti, passano due pullman dello stesso gestore (un autobus e un sostituto del treno) ma nessuno di questi transita prima per questi tre paesi (l’anno scorso in mezzo a Lama ne passavano ben due, data la numerosità dei ragazzi che ne usufruiscono). I vertici di Busitalia sono stati sollecitati più volte e in più modi, con gli operatori che ci hanno consigliato di promuovere una raccolta firme e, con l’intermediazione dell’Amministrazione comunale, tentare di sollevare il problema e ripristinare la corsa”.
Il doppio abbonamento
Altri grandi disagi, soprattutto economici, sono costretti a subirli i genitori dei ragazzi che dalla Toscana devono raggiungere le scuole del Tifernate: uno studente della regione confinante, infatti, per raggiungere Città di Castello e dintorni è infatti costretto ad avere un doppio abbonamento. Questo per il mancato accordo tra Autolinee Toscane e Umbria Mobilità che, di fatto, per lo “sconfinamento” regionale andata e ritorno pretendono l’acquisto di due titoli di viaggio, uno rilasciato dal primo gestore e un altro dal secondo.
Un impiccio che inevitabilmente ricade anche sui costi: rispetto allo scorso anno scolastico, infatti quando un abbonamento per la tratta Anghiari-Castello costava 392 euro – fa sapere il consigliere comunale di Anghiari Mauro Checcaglini – quest’anno, inevitabilmente, arriva a 540 euro (+40%), dovuti alle 240 euro per la corsa gestita da Autolinee Toscane (che prevede anche un cambio a Sansepolcro) e le 300 per quella con Umbria Mobilità.
Orari improponibili, sovraffollamento e studenti appiedati
Tornando nell’Altotevere umbro, invece, c’è chi dice che il problema del trasporto studenti “vada al di là della singola linea. Per Umbertide, infatti, non ci sono linee scolastiche ma un puzzle di autobus-treno-autobus ad orari improponibili, oltretutto con fermata lungo la statale tiberina 3bis, senza un minimo criterio di sicurezza”.
Un altro genitore, relativamente alla corsa Umbertide-Città di Castello parla proprio di…“delirio! Ragazzi che aspettano 1 ora e mezza il bus e quando arriva si riempie in un nano secondo, tanto che l’autista deve chiamare il bus aggiuntivo! Dopo aver chiesto di mettere una corsa alle 12,40 e un’altra alle 13,40 invece di un bus aggiuntivo, ci hanno risposto che per problemi di costo non possono!”
“Io devo portare mia figlia a Sansepolcro tutte le mattine alle 6,30 in auto – dice un altro genitore tifernate – perché l’autobus la lasciava spesso appiedata dato che invece di passare alle 6,23 (come da orario stabilito) passava alle 6,15”. Tra lettere di protesta e petizioni, unici strumenti in mano ai cittadini, il coro è ovviamente unanime: “Serve subito un cambiamento di rotta!”.