Sarà un coordinamento permanente tra Regione, Provincia di Perugia e Comuni del comprensorio del Lago Trasimeno a definire tutte le azioni che le Istituzioni locali metteranno in atto congiuntamente e che rientreranno in un “programma per il Trasimeno”. È quanto è emerso al termine del vertice svoltosi questa mattina a Perugia, presieduto dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, presenti gli assessori regionali Fabrizio Bracco, Silvano Rometti e Franco Tomassoni, l’assessore della Provincia di Perugia Domenico Caprini, i sindaci di Castiglione del Lago, Magione e Passignano, il vice sindaco di Tuoro e gli assessori degli altri Comuni del comprensorio.
Nel corso della riunione, si è affrontata innanzitutto l’emergenza siccità che sta determinando notevoli problemi alle condizioni del lago, e di conseguenza all’economia dell’area del Trasimeno. È stata inoltre affrontata anche la questione della conclusione degli interventi straordinari di manutenzione e dell’utilizzo delle risorse idriche dell’invaso del Montedoglio, oggetto quest’ultimo di interventi di ripristino.
“Innanzitutto – ha detto la presidente, in chiusura dei lavori dell’incontro – questa riunione è stata utile per lo scambio di opinioni tra tutti i soggetti istituzionali intervenuti, e per la definizione di una serie di interventi che dobbiamo realizzare e che insieme definiremo nel coordinamento che abbiamo deciso di istituire. Inoltre, per l’immediato vanno accelerati tutti gli intereventi già decisi”.
È stato quindi deciso di avviare da subito un confronto per la definizione del “programma Trasimeno” che dovrà contenere le diverse misure relative alle condizioni ambientali del lago, all’agricoltura e alla sua valorizzazione turistica ed economica, con il coinvolgimento anche degli operatori privati.
“Questo lavoro – ha spiegato la presidente Marini – dovrà servirci per poter prevedere interventi che facciano riferimento sia agli attuali strumenti finanziari europei, sia ai futuri fondi strutturali che richiederanno una programmazione e progettazione integrata, anche attraverso misure ‘plurifondo’”.
Per quanto riguarda l’attività svolta dalla Regione Umbria, la presidente Marini ha ricordato come la complessa situazione è stata affrontata dalla Regione e dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere con il “Piano stralcio per il Lago Trasimeno”.
Con il Piano stralcio sono stati definiti gli obiettivi strategici dello sviluppo e della tutela del territorio, al fine di perseguire il ripristino della tutela e della valorizzazione ambientale dell’ecosistema lacustre e di quello spondale attraverso la pianificazione degli usi delle acque e del suolo; la previsione di misure dirette a fronteggiare problemi contingenti legati alla qualità e quantità delle acque; la realizzazione di opere atte a contenere l’attuale fenomeno di abbassamento idrometrico quali l’allacciamento del sistema idrico, proveniente dall’invaso di Montedoglio, alle reti irrigue attualmente alimentate dalle acque del lago. Il Piano dell’emergenza idrica ha portato a realizzare opere per un importo di oltre 146 milioni di euro.
Inoltre, la programmazione degli interventi manutentori ordinari e straordinari è stata annualmente effettuata con finanziamenti pari a complessivi 13 milioni di euro e per il triennio 2010-2012, nonostante la carenza di risorse finanziarie, la Giunta regionale, ha individuato ulteriori risorse pari a circa 2 milioni e 300mila euro per il proseguimento di tali attività.
L’obiettivo – hanno sottolineato gli amministratori regionali – è anche quello di un coinvolgimento del Governo centrale, perché il Trasimeno non può essere considerato una risorsa di interesse regionale, ma un patrimonio ambientale dell’intero Paese.