Il Trasimeno ha perso un metro e 23 centimetri di acqua, calando di 3 cm negli ultimi quattro giorni. Il Tevere, il cui livello è tra 5,40 e 5,70 metri, è a quota 1 metro e 12 centimetri. In questo inizio estate in cui quasi tutta Italia è alle prese con la siccità, l’Umbria raggiunge il livello medio-alto di rischio. Non si è nelle condizioni nel Nord, ma nell’Italia centro meridionale solo il Lazio è messo peggio.
In Umbria, al momento, è fuori dall’allarme soltanto la Valnerina. A causa di un inverno poco piovoso e con scarse nevicate e di una primavera particolarmente arida. Un’estate rovente potrebbe creare serie problemi. Da gennaio a maggio le precipitazioni sono state la metà rispetto ai primi cinque mesi del 2021. Con un aumento dei rischi – tra l’altro – legati agli incendi nel corso dell’estate.
E così alcuni sindaci già hanno fatto ricorso ad ordinanze per limitare gli sprechi di acqua. Il primo, nelle maggiori città umbre, è stato il sindaco di Spoleto Sisti. Anche a seguito di una riduzione dell’invaso della diga di Arezzo del 35%. Giovedì il primo cittadino ha lanciato un allarme anche al Tg1. Una comparsata che a molti è apparsa inopportuna alla vigilia dell’avvio del Festival dei Due Mondi e considerando che la siccità sta colpendo mezza Italia, anche con effetti più drammatici.
Un provvedimento che si sta preparando anche a Terni. E sempre giovedì, anche il Comune di Orvieto ha pubblicato un’ordinanza sindacale che vieta di usare l’acqua dell’acquedotto per finalità non domestiche e non essenziali, come ad esempio il lavaggio dell’auto e il ricambio d’acqua delle piscine private. Un provvedimento che va incontro alla richiesta fatta in tal senso dal Servizio idrico integrato.
(nella foto la diga di Arezzo)