Trasimeno

Trasimeno, fronte comune per cambiare il Piano sanitario

Un’azione comune per una modifica sostanziale del Piano socio-sanitario. E’ quanto emerge dall’assemblea pubblica sul nuovo Piano sanitario regionale organizzata al Trasimeno dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Un confronto che si è tenuto a Castiglione, al quale hanno partecipato anche vari sindaci.

L’appello è quello di superare “campanili” e “casacche”, per aprire a un vero confronto sul futuro della sanità, non solo al Trasimeno, ma in tutta l’Umbria. Per far giungere così alla giunta regionale la voce dei territori con le loro criticità e i loro bisogni.

Il Trasimeno in particolare, è stato ricordato, è una zona importante della regione, mal momento “gravemente penalizzata” come è emerso nel dibattito.

L’appello dei sindaci del Trasimeno

Nei loro interventi i sindaci e amministratori del territorio – Matteo Burico di Castiglione del Lago, Giulio Cherubini di Panicale (e presidente dell’Unione dei comuni), Fausto Risini, di Città della Pieve, Sandro Pasquali di Passignano e l’assessora Eleonora Maghini per il Comune di Magione – hanno tutti rimarcato la compattezza e l’unità del territorio.

“Chiediamo alla Regione di ascoltare le proposte e le richieste che vengono da questo pezzo di Umbria – hanno detto i sindaci – per questo aderiamo all’iniziativa promossa dai sindacati, al fine di fare massa critica e ottenere quelle modifiche al piano socio-sanitario che sono assolutamente necessarie”.

I sindacati: proseguire la mobilitazione

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno confermato la volontà di proseguire in questa mobilitazione (prossimo appuntamento giovedì 4 febbraio a Città di Castello) per costruire insieme ai territori una proposta da consegnare al confronto con la giunta regionale.