Trasimeno

Trasimeno, accordo per l’integrazione dei servizi socio-sanitari

Lettera d’intenti, tra i sindaci del Trasimeno, le autorità della Asl e le associazioni del territorio, per favorire l’integrazione socio-sanitaria nel Trasimeno con particolare riferimento alla “Casa della comunità”. E’ quanto sottoscritto, presso la sede del Distretto del Trasimeno di Panicale, da Emilio Paolo Abbritti, direttore del Distretto del Trasimeno dell’Usl Umbria 1; Matteo Burico, presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e sindaco di Castiglione del Lago; Giulio Cherubini, sindaco di Panicale e assessore dell’Unione dei Comuni del Trasimeno alle politiche sociali e sanitarie; Salvatore Fabrizio, Cesvol Umbria; Guglielmo Moroni, presidente del coordinamento Auser dei Centri sociali anziani; Adriano Bertone, coordinatore della Consulta dei Giovani del Trasimeno. Durante l’incontro grande soddisfazione è stata espressa da tutti i firmatari della lettera.

L’obiettivo del documento è quello di collaborare al soddisfacimento dei bisogni emergenti nel territorio attraverso la gestione appropriata ed integrata all’assistenza sanitaria, sociosanitaria e socioassistenziale, per garantire prossimità, facilità ed equità di accesso ai servizi in tutto il territorio del Distretto del Trasimeno, promuovendo percorsi di sanità d’iniziativa, di prevenzione e di educazione alla salute e garantendo il collegamento tra ospedale e territorio attraverso la presenza dell’infrastruttura tecnologica e l’integrazione multiprofessionale. In questa chiave, la sede del Distretto del Trasimeno è strategica, così come le risorse per le politiche socio-sanitarie che l’Unione dei Comuni (Pnrr e aree Interne) può mettere a disposizione.

La lettera è stata redatta partendo da alcune considerazioni, legate anche all’approvazione di investimenti previsti dalla Missione 6 “Salute” del Pnrr oltre che a quanto previsto dal Piano Sanitario Regionale 2022-2026 e al manifesto “Nuovo distretto sanitario Trasimeno”, pubblicato dall’Unione dei Comuni del Trasimeno lo scorso 18 febbraio. Nel documento sottoscritto, infatti, si parte dalla valutazione che nel nuovo sistema di assistenza territoriale è fondamentale assicurare l’integrazione multiprofessionale per garantire prossimità, facilità ed equità di accesso, rafforzando il ruolo dei servizi sociali territoriali e la loro maggiore integrazione con la componente sanitaria assistenziale e delle associazioni di volontariato che, a vario titolo, potranno concorrere al soddisfacimento dei bisogni socio-assistenziali dei cittadini, secondo le rispettive competenze, anche rispetto alla valutazione multidimensionale realizzata dalla équipe multidisciplinare individuata dalle Unità valutative multidisciplinari del Distretto del Trasimeno.