Un investimento da dieci milioni di euro per migliorare la rete fognaria del Trasimeno e renderla conforme alle normative vigenti.
Di fatto, il bacino del Trasimeno era rimasto l'unica area sensibile della regione in merito alle prescrizioni europee del codice dell'ambiente, come ha spiegato Alessandro Carfì amministratore delegato di Umbra Acque Spa e grazie a questo intervento si interverrà in maniera incisiva e decisiva su tutti i reflui civili sversati all'interno del bacino, così che diventino conformi ai limiti imposti dalla legge.
Il progetto. Per ottenere questi obiettivi, come spiegato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo della Corgna, sede del Comune di Castiglione del Lago, si è dovuto organizzare la rete fognaria individuando pochi depuratori su cui andare ad eseguire le opere di ammodernamento evitando di dover agire su tutti gli impianti già presenti sul territorio con investimenti ingenti. Si è quindi razionalizzato, così per tutta la fascia costiera sud-occidentale i reflui saranno convogliati verso l'impianto di Montesperello (Magione) e verso l'impianto di Madonna del Soccorso (Castiglione del Lago). L'impianto di Castiglione del Lago passerà così dal servire 13 mila cittadini a servirne 35 mila. E' questo l'investimento più importante oltre ovviamente alla posa delle tubazioni che collegheranno le varie stazioni. Da evidenziare il fatto che da questo progetto resta ancora fuori il territorio di Passignano e un'altra area di Città della Pieve, come evidenziato anche dall' assessore regionale all'ambiente Silvano Rometti: “Sono opere un un altro milione di euro che speriamo di poter realizzare al più presto”.
Il costo complessivo del progetto è pari a 10 milioni di euro dei quali 7 milioni e mezzo provengono dai fondi del Ministero dell'Ambiente, quasi 2 milioni di euro dalla Regione Umbria (fondi ex emergenza idrica) e altri 500 mila euro andranno a gravare sulle tariffe dei contribuenti. Ma su questo l'assessore Rometti ha spiegato : “E' importante sottolineare come un'opera di tale portata graverà solo per il 5% della sua realizzazione sulle tariffe dei cittadini. E' significativo in un momento in cui opere come queste raramente riescono ad essere realizzate per la quasi totalità con soldi pubblici”.
Menichetti presidente Umbra Acque: “Un investimento importante che serve a restituire ai cittadini dei comuni circumlacuali una depurazione in linea con le direttive comunitarie. Quella della restituzione dei reflui all'ambiente è una fase che troppo spesso viene dimenticata. Con questo investimento si dimostra che il sevizio idrico integrato non è altro che una parte importante di green economy che può rilanciare occupazione e investimenti per restituire all'ambiente reflui di qualità che altrimenti non sarebbero stati tali. Insieme ai comuni soci l'impegno prioritario è rappresentato da questo importante investimento. La Regione con il suo importante contributo economico ha permesso questo appalto”. Anche i sindaci presenti, dal padrone di casa Sergio Batino al presidente della conferenza dei sindaci Massimo Alunni Proietti hanno sottolineato l'importanza del progetto.
Il progetto è in ritardo a causa di rallentamenti dovuti a questioni giudiziarie legate alla gara d'appalto che si è aggiudicata un'associazione temporanea di imprese di Potenza. Altri concorrennti all agara hanno presentato ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. L'attesa delle sentenze ha fatto si che che si arrivasse alla consegna dei lavori con ben due anni e mezzo di ritardo dopo l'aggiudicazione definitiva. Taglio del nastro atteso per il febbraio 2015.