L'incidente è accaduto alle prime ore della mattina di domenica 31. Sconosciuta la dinamica dello schianto. Tre i ragazzi a bordo
Tragico schianto in auto accaduto nelle primissime ore (intorno alle 4 di mattina) di domenica 31 luglio sul tratto della Flaminia Vecchia, all’altezza di Trevi, lungo Via Virgilio.
La dinamica dello schianto
Un’auto con a bordo tre ragazzi tutti giovanissimi (tra i 15 e i 18 anni) per cause ancora in corso di accertamento, dopo aver sbandato si è schiantata contro un guardrail provocando la morte di uno dei passeggeri, un 18enne residente in Valnerina. Si tratta di Andrea Bentivoglio, di Piedipaterno.
Dalle prime informazioni non sembrano essere state coinvolte altre autovetture. Sul posto sono intervenuti Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco di Foligno e sanitari del 118, che hanno prestato i primi soccorsi che purtroppo hanno avuto come esito immediato la constatazione del decesso del 18enne occupante della vettura. Si tratta di un ragazzo residente nel territorio comunale di Vallo di Nera, studente in una scuola di Spoleto, Andrea Bentivoglio.
Feriti non gravi gli altri due ragazzi
Meno gravi le condizioni degli altri due ragazzi, anche loro di Vallo di Nera, di 15 e 18 anni. Uno, in particolare, si trova nell’Osservazione breve del pronto soccorso di Foligno. Sottoposto invece ad intervento chirurgico, ma non è in pericolo di vita, l’altro giovane coinvolto.
La notizia del tragico schianto si è presto diffusa nella media Valnerina, dove la famiglia del giovane deceduto è molto conosciuta. Sconvolta l’intera comunità di Vallo di Nera, a partire dal sindaco Agnese Benedetti .
Il cordoglio del comune
Un dolore che viene espresso anche attraverso un post di Facebook, sulla pagina ufficiale del piccolo comune della Valnerina: ” In una piccola comunità ci si conosce tutti, si cammina insieme, ci si vuole bene, a volte ci si critica o si procede con le spalle rivolte uno contro l’altro, ma la gioia di uno è infine la gioia di tutti, il dolore di una famiglia è sofferenza per tutti. Proprio perché siamo un’unica, grande famiglia”.