Dopo l’ennesimo incidente mortale lungo l’Apecchiese, nel pericoloso punto dello svincolo del Crossodromo “La Trogna”, i consiglieri comunali Luciano Tavernelli e Massimo Minciotti (Pd) annunciano un’interrogazione urgente riguardante proprio questa arteria stradale, denunciando anche un altro scellerato fenomeno.
Da anni, infatti, da più parti, in questi tornanti si lamenta la presenza di alcune decine di centauri, indubbiamente “organizzati”, che corrono e gareggiano oltre il limite di sicurezza, mescolandosi ad altre centinaia di moto turisti, che percorrono questi luoghi panoramici del Tifernate transitando ad adeguata velocità.
“Dalle dichiarazioni raccolte da motociclisti – affermano Tavernelli e Minciotti – pare che l’organizzazione per questo genere di tour, sia molto efficiente: con moto o scooter rigorosamente in regola, il mattino presto si percorre la strada per verificare la presenza di Polstrada o Carabinieri. Solo poi sopraggiungono i ‘duri’, riconoscibili per le moto elaborate, pesanti tute in pelle, saponette sulle ginocchia, guanti e caschi colorati. Sono i più pericolosi, perché pronti a spegnere il motore all’arrivo di una pattuglia e nascondersi tra gli altri motociclisti, ‘scudi umani’, che anziché denunciare gli eventi, spesso minimizzano“.
Quella della velocità è una dipendenza, che fuori dai circuiti, non solo mette in pericolo la loro vita, ma anche quella delle persone che incidentalmente li incrociano. Queste strade nei giorni di festa, in tutte le stagioni, sono pericolosissime, per turisti e semplici frequentatori. Non può essere una battaglia persa in partenza, che si conclude con le condoglianze alle famiglie
Effettivamente, in altri luoghi d’Italia e all’estero, situazioni un tempo analoghe a quelle dell’Apecchiese sono ora fortemente ridotte grazie ad azioni decise come nuovi autovelox, tutor, strade con bande rumorose, etc. “In Austria – aggiungono i consiglieri Pd – una moto viene posta immediatamente sotto sequestro, anche per una sola marmitta rumorosa. La passeggiata della domenica mattina è comprensibile, anche se spesso al limite del codice della strada, ma spesso ci si trova di fronte a vere e proprie sessioni di corsa forse cronometrate, dove si insegue un tempo sempre migliore in un tratto di strada non chiuso al traffico. È sufficiente, sfogliare qualche sito o chat di motociclisti per comprendere, attraverso i loro commenti, la dovizia sulle particolarità del percorso, le curve in salita e discesa, le informazioni sul posizionamento degli autovelox“.
Di fronte all’ennesimo incidente mortale, dunque, Tavernelli e Minciotti, si interrogano sulle ulteriori misure dissuasive da prendere, per proteggere e salvare altre vite umane: “Vogliamo sapere: quali tipi di controllo vengono effettuati lungo la strada di Bocca Seriola, finalizzati al controllo della velocità; se i dissuasori installati sono regolarmente funzionanti; se non si ritiene opportuna l’installazione di ulteriori dissuasori, specie in prossimità del punto tragico de La Trogna, dove si sono verificati numerosi incidenti, anche mortali; se non si ritenga opportuno effettuare verifica e controllo permanente dell’equipaggiamento delle moto, per verificare se siano truccate. Infine, – concludono – per valutare la possibilità dello spostamento verso nord dell’incrocio in questione, pericoloso sia per chi percorre la strada provinciale, sia per chi svolta o proviene da e verso il Crossodromo, utilizzando un nuovo percorso da fuori strada, ma facilmente riconvertibile in strada comunale o interpoderale”.