(Aggiornento 23.45) – E' Marco Orsolini, 36 anni, spoletino, il dipendente della Provincia di Perugia morto folgorato alle 12 di oggi nel piazzale del deposito di Mercatello, una frazione del Comune di Castel Ritaldi, mentre era intento a lavare un mezzo provinciale con una idropulitrice. Lascia la moglie e un bimbo di 9 anni. La tragedia sta facendo il giro del comprensorio come pure sta divampando la polemica sull'impianto elettrico (e sulla stessa attrezzatura utilizzata per lavare il mezzo) di cui era dotato il deposito e su cui stanno indagando gli ispettori della Asl3. Stando ad alcuni testimoni sentiti da Tuttoggi.info ci sarebbero forti dubbi sul rispetto delle norme sulla sicurezza a cominciare da quelle dettate dalla legge 46/90 in materia di impianti. Accuse che attendono ovviamente di essere comprovate. La procura di Spoleto ha aperto già un fascicolo per accertare le cause e non si esclude a breve l'iscrizione nel registro degli indagati del responsabile della struttura. La morte di Orsolini ha shoccato i comuni di Spoleto e Castel Ritaldi dove l'uomo era molto conosciuto, come pure la sua famiglia di origine con la quale gestiva una nota azienda agraria nella frazione di Morro. La salma del tecnico è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria che domani incariche il medico legale per effettuare gli esami autoptici.
Cordoglio del presidente – “Profondo cordoglio e grande vicinanza ai familiari”, sono le parole usate dal presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi appena ha appreso la notizia della morte di Marco Orsolini. “Orsolini, 36 anni, era dipendente della Provincia in qualità di agente tecnico dell’ufficio gestione e manutenzione stradale del comprensorio n. 7 di Spoleto, presso la sede ubicata in località La Bruna, nel Comune di Castel Ritaldi”. Al cordoglio espresso da Guasticchi si sono associati il vicepresidente dell’Ente Aviano Rossi e l’assessore alla viabilità della Provincia Domenico Caprini. Rossi e Caprini, appresa la
notizia, si sono immediatamente recati, unitamente al direttore d’area viabilità della Provincia Andrea Rapicetta, sul luogo dell’incidente per sincerasi dell’accaduto e parlare con i familiari. “C’è piena disponibilità da parte della Provincia di Perugia – ha sottolineato Guasticchi – alla totale collaborazione con la magistratura per accertare la dinamica dei fatti”.
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E’ morto folgorato mentre tentava di ripristinare l’idropulitrice con cui stava lavando un automezzo della provincia di Perugia. E’ la tragedia successa nella tarda mattinata di oggi presso il deposito provinciale sito a Castel Ritaldi, comune a ridosso di Spoleto. Dell’uomo si conoscono le generalità che non vengono per il momento diffuse per ovvie ragioni di opportunità in attesa che tutti i familiari vengano informati.
L’incidente – l’allarme al 118 è scattato alle 11.55. L’uomo con ogni probabilità ha cercato di riavviare l’idropulitrice quando deve esser venuto a contatto con un filo della corrente che gli ha provocato la morte. Inutile la corsa dell’ambulanza, il poveretto è morto sul colpo. Sul posto sono tempestivamente arrivati i carabinieri della stazione di Castel Ritaldi, agli ordini del capitano Rufino, e gli ispettori del lavoro della Asl3 per le indagini del caso.
Polemiche – a quanto trapela gli ispettori avrebbero posto particolare attenzione agli impianti del deposito, a cominciare da quello elettrico, oltre allo stesso apparecchio. Troppo presto per dire se tutto fosse a norma, ma da più parti si parla di mancato rispetto delle norme.
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