E' successo nei pressi di un capannone della zona industriale nord di Gualdo Tadino, la vittima è l'imprenditore Renzo Gatti | L'amico 64enne indagato per "omicidio colposo aggravato dalla violazione di norme antinfortunistiche"
Aggiornamento 20.30 – Il Pm Giampaolo Mocetti ha iscritto nel registro degli indagati un 64enne per “omicidio colposo aggravato dalla violazione di norme antinfortunistiche”.
L’uomo – amico da 40 anni della vittima Renzo Gatti, il 55enne schiacciato ieri da un muletto – stava aiutando l’imprenditore a caricare il mezzo in un camion tramite una piccola gru. Una delle due cinghie di quest’ultima, con cui era stato imbracato il mezzo, avrebbe poi ceduto, facendo precipitare il muletto addosso a Gatti.
Il 64enne, assistito dall’avvocato Ubaldo Minelli, è stato interrogato per ore la notte scorsa, subito dopo la tragedia, per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. L’indagato sarebbe apparso – come detto dal legale – “devastato dal dolore”.
Tragedia sul lavoro, nel tardo pomeriggio di ieri (6 novembre), in un capannone della zona industriale nord di Gualdo Tadino, dove un 55enne imprenditore – Renzo Gatti – è morto schiacciato da un muletto.
Da quanto emerge il pesante mezzo, durante la manovra di scarico da un camion, si sarebbe sganciato all’improvviso dalla gru che lo aveva sollevato in aria, precipitando proprio addosso alla vittima.
Immediati sono scattati i soccorsi con l’intervento di vigili del fuoco, 118 e carabinieri ma purtroppo per il 55enne, morto sul colpo, non c’è stato nulla da fare. Inutili anche i vari tentativi di rianimazione.
I militari hanno subito avviato le indagini del caso per ricostruire l’esatta dinamica e stabilire eventuali responsabilità sull’accaduto. L’uomo lascia una moglie e 4 figli.