di Claudio Pace
Gli abitanti di Borgo Bovio, non hanno dimenticato quanto tempo hanno dovuto aspettare, causa inefficienza degli uffici comunali, per l’apertura del sottopasso di Via Breda, che ormai da anni, agevola la circolazione stradale che non si interrompe più al passaggio dei treno merci che entrano o escono dalle acciaierie.
Accanto al sottopasso è stato previsto e poi realizzato un accesso pedonale ed uno stradale sulla destra da chi viene dal centro di Terni, allo stesso livello stradale della ferrovia e gestito con un passaggio a livello perfettamente funzionante.
Ma per quale motivo il passaggio stradale è ancora chiuso al traffico con le due inferriate provvisorie che provvisoriamente si trovano li ormai da anni? Ricordo che se ne discusse in uno dei primi consigli di circoscrizione a seguito della interrogazione di un consigliere di minoranza, pare che ci fosse qualche problema di collaudo, ma da allora ad oggi nessun passo in avanti è stato fatto e quelle inferriate metalliche rimangono li in bella mostra accanto ad un semaforo che segnala il verde o il rosso in modo poco chiaro, perché posto alla sinistra e non alla destra del percorso stradale sopra menzionato.
Non è certo un grandissimo problema, tra i tanti che ci sono in città, ma certo non si capisce perché tutto quello che si fa nella zona di Terni Est si fa sempre a metà e “avanti adagio”, a partire dal divieto di accesso a Ponte dell’Oro, collocato come segnaletica ma mai avviato e al famoso accesso diretto dalle acciaierie allo svincolo di Terni Est, il cui avvio di lavori non si intravede nemmeno da lontano. Eppure questo accesso diretto, potrebbe fare da volano per una rivisitazione del traffico nell’intera zona, con l’obbiettivo di impedire ai grandi mezzi l’accesso nelle strade urbane di Terni, ivi compresa via Eclo Piermatti che non si capisce perché deve essere percorsa dai Tir quando esiste un raccordo autostradale che permette di raggiungere le acciaierie senza attraversarla.
In realtà si capisce, la cartellonistica è gravemente carente. In via dello Stadio, ad esempio, si indica la direzione centro e non il raccordo esterno come percorso per raggiungere la Thyssenkrupp Ast mentre, nonostante le segnalazioni fatte anche a mezzo stampa, non vi è alcuna indicazione chiara per i camion, dell’ingresso Merci di Prisciano forse per non interrompere il rito di iniziazione ormai tradizionale degli autisti che vengono per la prima volta a Terni.
Il rito consiste nel far percorrere loro tutta via Breda e viale Brin, con fermata (e dietro di loro tutto il traffico urbano) davanti alla portineria centrale dell’AST, per un primo contato con i vigilanti ormai addestrati a dare le giuste indicazioni ai camionisti disorientati. Segue manovra dietro front presso l’ingresso di ingegneria a Pentima, per ripercorrere all’indietro il percorso fatto, con ulteriore fermo e richiesta alla portineria Serra, per finalmente giungere alla Pesa di Prisciano, …
Qualche abitante della Romita segnala che i Tir son giunti anche dalla parti loro, mentre alla nuova rotonda in prossimità della galleria Liberati, sulla statale Valnerina, il cartello TKAST ovviamente indica viale Brin e non la direzione corretta quella delle Gallerie Liberati e Tescino per poi imboccare via Tre Venezie e via Vulcano.
Insomma il caos più completo, che da l’idea della superficialità organizzativa del comune di Terni che con i suoi diciotto dirigenti e numeroso personale suo proprio potrebbe una volta per tutte sistemare le cose, … o è necessaria affidare qualche consulenza per risolvere questi problemi di traffico? Claudio Pace consigliere di Circoscrizione Terni Est