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Traffico di droga, alla sbarra giovani spoletini e marocchini / Giudici ammettono intercettazioni

Maxiprocesso per droga. E’ stata un’udienza interlocutoria quella odierna, in cui non è emerso alcun nuovo particolare in merito alle accuse che gravano sui 22 imputati, tra cui figurano diversi giovani spoletini e marocchini residenti nella zona. Tra il 2004 e il 2005 la banda avrebbe messo in piedi un ingente traffico di stupefacenti, che molto spesso sarebbero stati acquistati all’estero e rivenduti nel comprensorio spoletino e in altre zone d’Italia (perfino nell’hinterland milanese). All’interno dell’organizzazione tutti avrebbero avuto il loro specifico compito: da chi si incaricava di importare le sostanze a chi effettivamente le vendeva al dettaglio, passando per coloro che si occupavano di tenere nascosta la merce che “scottava”. Tre dei 22 imputati, inoltre, devono rispondere anche dei reati di sequestro di persone, rapina a mano armata ed estorsione.

Ammesse le intercettazioni – Le eccezioni avanzate oggi dalle difese, al fine di rendere inammissibili le intercettazioni telefoniche ed ambientali, non sono state ammesse dal collegio penale presieduto dalla dottoressa Bellina (Laudenzi e Roscini a latere). Secondo gli avvocati non dovevano essere accettate poiché eseguite da una ditta privata, oltre a contenere errori materiali. Il pubblico ministero Federica Albano, dal canto suo, pur ammettendo la possibile esistenza di errori materiali, ha rivendicato l’autorevolezza delle intercettazioni, che il Gip avrebbe autorizzato sulla base di elementi di prova accertati precedentemente ai fatti contestati.

Ha giurato il consulente – Risolto questo punto, il solo progresso dell’udienza odierna è stato il giuramento del Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) che dovrà occuparsi si sbobinare le registrazioni. Per farlo avrà 90 giorni di tempo, e potrà avvalersi di un collaboratore familiare, che curerà gli aspetti meramente tecnici della procedura, e di una persona in grado di comprendere la lingua araba. La prossima udienza, che darà ufficialmente il via alla fase istruttoria del processo, è stata fissata per il 12 dicembre, ma si terrà senza il pubblico ministero Albano, ormai prossima al trasferimento nel Lazio. (Jac. Bru.)

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