La città di Santa Rita è in fermento per il ritorno di “Tradizione che Passione”, la festa delle tradizioni rurali della montagna che, dopo lo stop forzato dato lo scorso anno dal sisma, si svolgerà, grazie al lavoro del Comune e della Proloco Cascia-Roccaporena, con ancora più forza, qualità e determinazione, da venerdì 19 a domenica 21 gennaio. Un ricco weekend all’interno del quale la città, la comunità e i numerosi turisti, che sempre attendono e amano l’evento, partiranno per un meraviglioso viaggio nel passato, per tornare alle tradizioni, alle origini e all’identità storica del territorio e proprio dalle radici guardare alla rinascita.
La manifestazione, in questo senso, sarà infatti l’emblema delle tante azioni intraprese per risanare le ferite inferte dal sisma e ripartire insieme e più forti di prima. Cascia non abbandona la sua storia, anzi è proprio da questa energia inesauribile che la città è pronta a ripartire per ricostruire le fondamenta e tornare a splendere. Il primo passo di questo viaggio nelle tradizioni, inizia domani mercoledì 17 gennaio, come da usanza con i festeggiamenti in onore a Sant’Antonio Abate, organizzati dal Comitato Santesi, con la sentita partecipazione di tanti, autorità, abitanti, cavalieri e animali ovviamente.
Il filo conduttore sarà proprio la tradizione più vera e verace, che si prepara poi ad essere protagonista indiscussa anche del fine settimana, quando si aprirà “Tradizione che Passione”, che ospiterà tra le altre iniziative anche il 1° Raduno Interregionale dei Camperisti, i quali hanno già risposto in massa all’invito.
Venerdì 19 gennaio, la nota d’inizio per la manifestazione, che si estende lungo piazza Garibaldi, piazzale San Francesco e Largo Elemosina, sarà data alle ore 15 con l’apertura della Fiera della Tradizione, il mercato di prodotti tipici e non solo, della via degli antichi mestieri con molti artigiani e con l’allestimento di una fattoria a cielo aperto, con tanto di “stazzu e aia”. Inoltre, giochi popolari per bambini e ragazzi, per divertirsi con la tradizione, la musica dei Piccoli Organetti di Cascia e per finire la Merenda del Contadino, per ritrovare i sapori di una volta con pane,vino e zucchero, pane, sale e olio e “pane e cacio”.
Sabato 20 gennaio la manifestazione si apre, alle ore 11 presso il Centro di Comunità Piazzale Dante, con “Tradizioni da ascoltare”, una lezione-concerto alla quale parteciperanno anche le classi IV e V del liceo scientifico e dell’Ipsia di Cascia, per approfondire le tradizioni orali della Valnerina e del centro Italia. L’incontro, arricchito da esempi musicali dal vivo utilizzando zampogne, ciaramelle, organetti, fisarmoniche, tamburelli e percussioni tradizionali, è a cura dell’associazione Sonidumbra.
Nel pomeriggio, poi, alle 15.30, “A spasso in Barrozza”, passeggiate in carrozza per la piazza e dalle 16.00 via al Festival dei Saperi e dei Sapori della tradizione, con degustazioni di Minestra del contadino, con Zafferano di Cascia e Roveja di Civita di Cascia, della Cagliata e di vin brulé, con la musica tradizionale del Trio Tresca. Protagonista della serata la Cena del Contadino in festa, alla Tensostruttura Parcheggio Porta Orientale, non solo convivio con menù della tradizione, ma anche musica popolare con il Trio Tresca e tombolata. (POSTI LIMITATI – Prenotazioni obbligatorie entro il 18/01/18 compreso, allo 0743.71401).
La festa riprenderà domenica 21 gennaio, con dalle ore 10, l’esibizione itinerante del gruppo folk “I Cantori della Valnerina”, “A spasso in Barrozza” passeggiate in carrozza per la piazza e alle 11.30 il Festival dei Saperi e dei Sapori della tradizione per imparare dal “Norcino”, con dimostrazione dell’arte di lavorare il maiale e degustare dal “Casaro” il formaggio e la cagliata. Alle 14, poi, i numerosi gruppi folcloristici, provenienti da tutto il Centro Italia, si ritroveranno sul viale della Basilica di S. Rita, da dove sfileranno fino a piazzale San Francesco, per dar vita alla 42esima edizione della Rassegna Interregionale delle Pasquarelle, i tanto amati canti popolari che annunciano la nascita di Gesù e augurano un buon anno.
Al termine, la merenda del contadino in festa, offerta dal Comitato Santesi S. Antonio Abate di Cascia, degustazione di polenta contadina e l’estrazione della Lotteria del Contadino abbinata all’evento.