La manifestazione, incentrata sulla riscoperta e sulla valorizzazione delle tradizioni della civiltà contadina farà rivivere agli anziani e presenterà ai più giovani, attraverso laboratori didattici e rappresentazioni dirette, le attività, i mestieri e la cultura della Valnerina.
Il programma prevede la festa delle tradizioni rurali della montagna e la Città si trasformerà in una grande fattoria con la paglia per le strade, verranno allestiti “l'aia e lu pajaru” curato da contadini in attività, verrà proposto un festival degli antichi mestieri con oltre 20 artigiani (il materassaio, la tessitrice, lo scalpellino, il fabbro, il cantastorie, i poeti a braccio, ecc), sarà allestito “lu stazzu” (recinto per la mungitura delle pecore), dove i bambini potranno direttamente provare l'emozione di mungere, ci saranno i racconti dei nonni, la 35^ Rassegna delle Pasquarelle (canti tradizionali di augurio e questua), le passeggiate a dorso d'asinello per i bambini, il ballo tradizionale delle pupazze (fantocci imbottiti di fuochi d'artificio).
In occasione dell'iniziativa verranno inoltre presentati e offerti in degustazione i prodotti e i piatti tipici della Valnerina (farro, roveja, lenticchie, polenta, zuppe allo zafferano di Cascia).
I due giorni di festa saranno allietati dalla musica tradizionale degli organetti, da vari gruppi folkloristici, tra cui i gruppi folk “Traballo” e “800 nell'Aia”, e dalla musica popolare dei “Vincanto”.
Iniziative collaterali che arricchiranno la manifestazione saranno la VII^ Rassegna di presepi (130 presepi distribuiti in 20 postazioni) che chiuderà il 23 gennaio, e le due mostre; “Memoria e folklore”, a cura dell'istituto comprensivo di Cascia e l'altra sugli antichi mestieri a cura del Cedrav.